Aerare gli ambienti o stare all’aperto è risaputo che fa bene alla salute e visto il periodo, riduce il rischio di contrarre virus.
Alcuni studiosi hanno dimostrato attraverso simulazioni fisiche, per esempio in riferimento al nuovo virus Sars Cov 2, che la continua ventilazione degli ambienti consente di ridurre significativamente la presenza di minuscole particelle di virus sospese nell’aria, che soprattutto negli ambienti chiusi, può rappresentare un veicolo di diffusione del virus.
Esiste qualche altra dimostrazione scientifica di questo intuitivo ed ovvio paradigma che aerare riduce i rischi per la salute?
Vincenzo Londino (Geofisico con Master accademico inradioazioni ionizzanti) ha avuto un’idea abbastanza originale, aconferma di quanto già espresso precedentemente.
L’esperimento fatto è abbastanza semplice: con una camera a ionizzazione ha misurato in continuo, la concentrazione di Radon in aria, in ambiente di vita, per 150 ore, ad un determinato intervallo di tempo, ha prodotto una ventilazione equivalente all’apertura di una finestra standard di misura 125 x140 cm , favorendo il ricambio di aria.
Lo scopo di tale esperienza è stato quello di valutare quantitativamente la diminuzione della concentrazione di Radonin aria, dopo un determinato intervallo di tempo di 15 minuti,durante il quale si è areato il locale.
Il risultato è stato veramente interessante: Si è visto che dopo l’aerazione del locale, c’è stato un’ abbattimento quasi di tipo esponenziale delle concentrazioni di gas Radon , passando da quasi una media di picco di 100 Bq /m3 a dei valori di minimi intorno a 10 Bq/m3 . Tale abbattimento delle concentrazioni di Radonin aria e’ persistito per parecchie ore. L’errore di misura max ammissibille dovuto alla taratura strumentale, alle variazioni atmosferiche ed altre cause e’ di circa il 15%.
Resta chiaro che il Radon (gas radioattivo che decadendo produce particelle alfa ed è la prima causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigarette ) risulta essere di dimensioni abbastanza più piccolo, per esempio rispetto al Sars Cov 2, per essere più precisi parliamo di 120 pm ( picometri ) contro 140 mm (nanometri) per cui un confronto ,da un punto di vista strettamente scientifico non e’ proponibile ,tenendo anche in considerazione il fatto che parliamo di confronto tra un modello fisico ed uno biologico.
Un consiglio pratico forse si potrebbe però mettere in pratica da questa esperienza : forse inutile aerare continuamente la propria abitazione o ufficio, l’esperimento ha dimostrato come basta aerare due o tre volte al giorno per avere gli stessi risultati, con risparmio di eventuale energia.
In ogni caso la cosa inconfutabile che emerge da questo studio di Vincenzo Londino è che far circolare l’aria in ambienti chiusi rende gli stessi piu salubri , piu’ di quanto si possa immaginare.
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