Agenzia delle Entrate-Riscossione, Straface (FI): "Il sindaco s’adoperi per impedire la chiusura dell’Ufficio di Corigliano"

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images Agenzia delle Entrate-Riscossione, Straface (FI): "Il sindaco s’adoperi per impedire la chiusura dell’Ufficio di Corigliano"
Pasqualina Straface
  10 maggio 2022 18:29

“Non risulta ci sia nulla di ufficiale ad oggi, tuttavia quella che è una ipotesi ricorrente sembra aver assunto, negli ultimi giorni, i tratti di un rischio nient’affatto remoto. L’area urbana di Corigliano, difatti, potrebbe ben presto perdere l’Ufficio della Agenzia delle Entrate-Riscossione, attualmente allocato allo Scalo cittadino ed importante sportello al servizio dell’utenza. Una paventata chiusura che necessita di una corale e forte risposta istituzionale, con una risolutiva iniziativa da parte del sindaco di Corigliano Rossano”.

È quanto dichiara, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.

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“Alle origini di tale nefasta idea vi sarebbe, difatti, la volontà di sopprimere gli Uffici della Agenzia delle Entrate-Riscossione sia di Castrovillari che di Corigliano, andando così a privare di tale fondamentale punto di riferimento sia la terza città della Calabria che quella dove ha sede il Tribunale. Una decisione che, qualora confermata, produrrebbe a dir poco numerose e gravi conseguenze e disagi, poiché il ridimensionamento in oggetto avverrebbe a favore della sola frazione Sibari del comune di Cassano allo Ionio, presso la quale verrebbe aperto l’unico Ufficio territoriale della predetta Agenzia. Tutto ciò – spiega Straface – sarebbe determinato dal fatto che proprio a Sibari sorgerebbero alcuni locali pubblici già disponibili e che, pertanto, nulla andrebbero ad incidere in termini di costi ai vertici dell’Agenzia in questione. Da qui la richiesta di un intervento urgente e chiarificatore da parte del sindaco di Corigliano Rossano affinché s’adoperi per impedire tale inaccettabile disegno, che andrebbe a privare dell’attuale servizio sia la comunità locale che i cittadini del comprensorio che attualmente ne usufruiscono (Basso Ionio e Comuni Albanesi), individuando alcuni tra i numerosi locali pubblici attualmente inutilizzati sul territorio per metterli a disposizione quale nuova sede dell’Ufficio. Mi riferisco, ad esempio, ad alcuni locali siti all’interno di Palazzo Garopoli nel Centro storico o nel Palazzo Zagara dello Scalo o, ancora, nel Quadrato Compagna di Schiavonea, nonché a tanti altri dei quali il Comune è in pieno possesso. Così facendo, si tutelerebbe la città da uno ‘scippo’ inconcepibile e ingiustificabile”.

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