Agricoltura. Campagna "Le Donne dell'acqua", Gallo: "Esigenza di costruire alleanze"

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L'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo

L'assessore regionale ha preso parte a Cosenza alla prima giornata della campagna nazionale sulla valorizzazione della presenza femminile nel settore idrico.

  03 agosto 2021 12:44

«L’esigenza è quella di costruire alleanze tra istituzioni, società civile, pubblico e privato per sostenere e tutelare le donne, facendo conoscere la storia che hanno avuto nella storia e nella cultura dell’acqua».

Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, Gianluca Gallo, durante la conferenza stampa, avvenuta stamattina nella sede Arsac di Cosenza, dedicata alla prima giornata della campagna nazionale “Le donne dell’acqua”, iniziativa che intende contribuire a valorizzare la presenza femminile nel settore idrico e in agricoltura.

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All’evento, promosso da Arsac in sinergia con Donne Impresa Coldiretti Calabria, hanno partecipato anche il presidente regionale di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, il direttore generale Arsac, Bruno Maiolo, e la coordinatrice regionale “Donne Impresa Coldiretti Calabria”, Angela Mungo. Per il Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume erano presenti il coordinatore del progetto, Massimo BastianiBenito Scazziota, del Comitato di Pilotaggio; Paola Rizzuto, coordinatrice nazionale del Gruppo di Lavoro dedicato alle “Donne dell’acqua” per la valorizzazione delle politiche di genere.

«RACCOGLIERE SFIDE AGENDA 2030»

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«Fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell’acqua, attraverso quest’iniziativa – ha aggiunto Gallo –, consentirà di mettere a fuoco i molti nodi che restano ancora da sciogliere per raccogliere le sfide significative di Agenda 2030, come suggerito da Fao e Unesco sul tema “acqua e politiche di genere”».

VALORIZZARE CONTRIBUTO DONNE

Secondo gli organizzatori «lo scopo è di creare percorsi di consapevolezza per valorizzare il contributo delle donne con le loro innovazioni – in ambito produttivo, tecnologico e di organizzazione aziendale – alla gestione della risorse idriche, alla lotta ai cambiamenti climatici, all’agro-ecologia, all’economia circolare e al turismo culturale sostenibile».

«Con un occhio – è stato specificato – ad alcuni luoghi di lavoro simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile, quali, ad esempio, gli antichi lavatoi, le anse dei fiumi dove si lavorava la canapa o la ginestra, le risaie, il lavori nei campi o nelle montagne».

IL PROGETTO ITINERANTE

A questa prima giornata seguiranno una serie di incontri che toccheranno diverse regioni italiane. Il progetto itinerante intende contribuire a valorizzare la presenza femminile nel settore idrico e in agricoltura, per il raggiungimento dell'uguaglianza di genere attraverso la promozione di coalizioni multi-attoriali, multi-settoriali e multi-valoriali.

Gli incontri sono progettati per poter acquisire e trarre il massimo vantaggio dalle diverse storie ed esperienze narrate per favorire lo scambio di esperienze, incentivare una partecipazione continuativa e diffusa e mirano a rinsaldare le identità territoriali e valoriali che opportunamente utilizzate potrebbero essere foriere di risultati interessanti per la costruzione di una rete di donne dell’acqua.

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