All'Annunziata di Cosenza i reni del ragazzo ucciso a Piscopio ridanno la vita a due donne

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L'ospedale Annunziata di Cosenza
  03 ottobre 2019 12:30

Continua senza sosta l’attività di trapianti dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Nella giornata di ieri l’equipe epatobiliopancreatica diretta dal dr. Sebastiano Vaccarisi  ha eseguito due trapianti di rene. Gli organi   donati dal ragazzo vittima della sparatoria a Piscopio sono stati trapiantati su una donna di 58 anni  e una paziente di 42 anni,  entrambi provenienti da fuori provincia e in dialisi da tempo.

Salgono così a 17 i trapianti di rene effettuati all’hub ospedaliera di Cosenza da inizio anno,  raddoppiando le prestazioni rispetto allo scorso anno,  a conferma ulteriore del trend già registrato nel primo semestre.

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Ed è la terza volta che l’equipe epatobiliopancreatica affronta un  doppio trapianto, con uno sforzo organizzativo di rilievo  e   un impegno fisico professionale, individuale  intenso.

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L’attività di trapianto impone la reperibilità continua degli specialisti chirurghi. La comunicazione della disponibilità di un donatore mette  in moto la macchina dei trapianti: l’ impegno dell’Unità epatobiliopancreatica inizia il giorno prima dell’intervento, con la fase preparatoria (valutazione degli organi e preparazione dei reni) proseguendo con la  seduta operatoria,  che ha una durata media di 4/5 ore.

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I trapianti rappresentano, in realtà,  la punta di diamante di un’attività chirurgica di elevata complessità che, anche nei giorni scorsi, ha visto  la stessa equipe eseguire  un intervento complesso su un paziente  affetto da tumore primitivo del fegato, insorto su organo malato per infezione da virus dell’epatite B.  

L’equipe, in sede operatoria, ha eseguite resezione della parte destra del fegato e asportazione del trombo del vaso adiacente. Ne è seguito un decorso post operatorio regolare.

Dall’inizio dell’anno sono state eseguite: 62 resezioni epatiche (di cui 4 totalmente laparoscopiche) per tumori primitivi e metastatici del fegato;  9 duodenocefalopancreasectomie per tumori del pancreas; 4 resezioni complesse per tumori delle vie biliari; 17 trapianti di rene ( di cui 4 doppi x seduta) e quasi un centinaio di colecistectomie in video laparoscopica e  open. 

I dati dell’UOSD Epatobiliopancreatica restituiscono la fotografia di un’ Unità operativa in linea con standard di attività e di esito elevati: nessuna complicanza, tempi di intervento nella media senza ricorrere a trasfusioni, mentre  un paziente su cinque proviene dalle altre provincie calabresi o da fuori regione.

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