L’ecosistema lacustre a rischio a seguito del significativo abbassamento del livello del lago Ampollino. Rivoli e rigagnoli praticamente scomparsi per la disperazione degli agricoltori.
Il Codacons punta il dito nei confronti della A2A SpA, ovvero la multinazionale cui è stata affidata la gestione dello splendido invaso nella Sila Crotonese e pretende spiegazioni dalla Regione Calabria e dal Ministero dell’Ambiente.
"Chiediamo che la Regione verifichi, immediatamente se risulti modificato il quadro ambientale ed ecologico rispetto all’originario progetto di gestione di A2A SpA”, si legge in una nota diffusa dal Codacons, che, alla luce di un evidente svuotamento in atto del livello del lago, pretende spiegazioni dalla società bresciana, chiedendo, inoltre, che il Ministero dell’Ambiente, il Parco nazionale e la Regione Calabria "pongano in essere tutte le opportune e dovute verifiche affinché sia chiarito se risulti invariato il quadro chimico-fisico e biologico rispetto al passato”.
Un atteggiamento irresponsabile, secondo il Codacons, che mette a nudo un metodo spregiudicato di utilizzo del territorio senza la benché minima ricaduta positiva per i calabresi che, anzi, vengono depredati delle proprie risorse, a vantaggio di grandi multinazionali che mortificano l’ecosistema e la morfologia delle nostre montagne. "Infatti - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - nonostante la nostra regione produca energia in maniera abnorme, tanto da esportane ben l’80%, si ritrova a pagare le imposte più alte d’Italia con la colpevole complicità dei nostri amministratori".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736