L'assessore Petrusewic: "consegneremo al Prefetto di Napoli un documento con le proposte da inoltrare a Draghi, affinché rimoduli il piano, destinando al Mezzogiorno le risorse necessarie a eliminare, in via definitiva, il divario storico dal resto del Paese"
22 aprile 2021 13:10Anche il Comune di Rende aderirà alla manifestazione che vedrà il prossimo 25 aprile a #Napoli una delegazione rappresentante i cinquecento sindaci della rete “Recovery Sud”, per onorare il 76esimo anniversario della Liberazione.
La Rete è nata ai primi di marzo, per l’iniziativa di un gruppo di comuni pugliesi, e nel giro di poche settimane è cresciuta fino a contare 500 sindaci di tutto il Mezzogiorno, dai comuni piccoli alle grandi metropoli.
“La nostra presenza, il 25 aprile, nella città simbolo del Mezzogiorno, è motivata dalla necessità di rappresentare il disagio degli amministratori per le modalità poco chiare e non abbastanza condivise con le quali si rischia di determinare l'assegnazione delle risorse del Recovery Plan”, ha affermato il sindaco Marcello Manna.
“Nelle settimane scorse -racconta l’assessore alla Cultura Marta Petrusewicz - i primi cittadini si sono rivolti a tutti gli interlocutori istituzionali possibili, al Presidente Mattarella, al presidente del Consiglio Draghi, alla Presidente della Commissione Europea Von der Leyen, per segnalare il pericolo che la distribuzione dei finanziamenti del Next Generation Eu non rispecchiasse i criteri stabiliti dall'Unione Europea, decisa a stanziare i finanziamenti non solo in rapporto alla popolazione, ma anche in ragione del tasso di disoccupazione e dell'inverso del Pil procapite".
"Come recentemente ha ammesso la stessa Ministra del Sud Mara Carfagna: se si fossero seguiti questi criteri, all'Italia meridionale si sarebbe dovuto attribuire più del 60 per cento delle risorse. Tuttavia, la quota attualmente stabilita si è attestata al 40%. Una ripartizione iniqua, dunque, che si aggiunge ad altre disparità più volte denunciate negli ultimi anni - come la mancata perequazione del fondo di solidarietà comunale e la non approvazione dei livelli essenziali delle prestazioni - e che rischia di far perdere al Sud l'ultimo treno per superare lo storico gap con il resto d'Italia”, ha proseguito la Petrusewicz.
“In questi mesi –ha concluso- i sindaci di Recovery Sud hanno avviato una ricognizione delle necessità manifestate dai territori, a cominciare dalle infrastrutture assolutamente carenti e dal diffuso basso livello di erogazione dei servizi sociali. Ma è emerso anche lo spaccato di un'Italia che pullula di progetti e buone prassi, germogli che, se adeguatamente coltivati, potrebbero determinare la rinascita del Mezzogiorno, trainando il resto della Nazione. Per affermare dunque la necessità della coesione in un giorno nel quale si ricorda l'Italia nata dalle ceneri del nazifascismo, domenica prossima, alle 12 in piazza Plebiscito, la delegazione di sindaci consegnerà al Prefetto di Napoli un documento con le proposte da inoltrare al Presidente del Consiglio Mario Draghi, affinché rimoduli il piano destinando al Mezzogiorno con le risorse necessarie ad eliminare, in via definitiva, il divario storico dal resto del Paese, affrancandosi una volta per tutte dal novero delle aree più povere d'Europa”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736