Ancora sequestri di telefonini negli istituti carcerari calabresi: operazioni a Paola e Rossano

di FRANCESCO IULIANO

Sono due le operazioni, nel fine settimana, eseguite dal personale della Polizia Penitenziaria negli istituti carcerari di Rossano e Paola.

Venerdì scorso  una perquisizione all’interno dell’istituto carcerario di Rossano, ha portato al sequestro di sette smartphone, con relativi caricabatterie, abilmente occultati e destinati ai detenuti del carcere. A comunicarlo, il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante ed il  segretario regionale Francesco Ciccone. 

“Altri micro telefoni - hanno comunicato - sono stati trovati all'esterno dell'area detentiva, probabilmente gettati dagli stessi detenuti, attraverso gli scarichi”.

Sabato mattina, invece, a seguito di una perquisizione straordinaria che ha coinvolto oltre 60 agenti della Polizia Penitenziaria, sono stati rinvenuti cinque telefoni cellulari, numerosi cavetti usb, caricabatterie, armi realizzate rudimentalmente ed altri strumenti atti ad offendere.

“Tutto materiale illecito - hanno aggiunto - nella disponibilità di diversi detenuti, sia italiani che  stranieri. Un duro colpo inferto alla criminalità e un segnale forte: lo Stato non arretra.  Un’operazione resa possibile anche grazie all’importante collaborazione del personale di Polizia Penitenziaria proveniente da altri istituti che ha affiancato con competenza e determinazione i colleghi di Paola. Esprimiamo apprezzamento e gratitudine ai colleghi per l’eccellente lavoro svolto. Nonostante la carenza d’organico - hanno concluso -, la Polizia Penitenziaria continua a garantire ordine, sicurezza e legalità.  È necessario incrementare l’organico al più presto, perché non si può continuare a garantire sicurezza in queste condizioni: servono rinforzi subito».

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