Anniversario della Liberazione a Cosenza, Caruso: “Giornata di festa, ma soprattutto un momento di riflessione, ricordo e gratitudine”.

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images Anniversario della Liberazione a Cosenza, Caruso: “Giornata di festa, ma soprattutto un momento di riflessione, ricordo e gratitudine”.

  25 aprile 2024 12:12

“Oggi celebriamo l’anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. E’ una giornata di festa, ma soprattutto deve essere un momento di riflessione, di ricordo e di gratitudine”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: “Di ricordo perché, per come mi piace ribadire, per proiettarci nel futuro è necessario conoscere il nostro passato facendone memoria per non ripeterne gli errori. Di gratitudine nei confronti di quanti, donne e uomini, si sono opposti a 20 anni di dittatura restituendo all’Italia la libertà. La nostra stessa identità cosentina ha radici storiche in quella lotta di democrazia e libertà e porta il nome di Paolo Cappello, il muratore socialista assassinato dai fascisti il 21 settembre del 1924, a pochi mesi di distanza dall’omicidio Matteotti.
 
Di questo dobbiamo tutti essere orgogliosi perché quello di Paolo Cappello e dei tanti partigiani e aderenti ai movimenti della resistenza, è stato un impegno improntato al sacrificio, nel desiderio di traghettarci in un futuro migliore e più giusto. Ci sono riusciti.  Ci hanno donato una società libera e democratica, che ancora oggi ci appartiene come italiani, ma che non possiamo dare per scontata. La nostra Costituzione che rappresenta “la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia” è, oggi, messa sotto attacco dal Governo Meloni con l’introduzione del premierato e con l’autonomia differenziata, che dividerà l’Italia in 20 piccole repubblichette accrescendo il divario tra territori e la disuguaglianza tra gli individui.
 
Come Sindaci stiamo facendo quanto è nelle nostre possibilità per bloccare il provvedimento legislativo voluto dalla Lega. Ma le leggi si approvano in Parlamento e dai parlamentari che, su questo tema, non hanno alcuna sensibilità. Questo perché non devono dar conto ai propri elettori ma ai propri leader politici che li candidano e li mandano a sedere sugli scranni di Montecitorio e di palazzo Madama evidentemente  ad eseguire  gli ordini di scuderia. Tra questi ci sono anche i senatori calabresi, con l’unica eccezione di Nicola Irto.
 
La violenza, l’individualismo e l’intolleranza, inoltre, sono ancora presenti nel mondo, in Italia ed in Europa, dove da troppo tempo ormai la guerra ha ritrovato casa ed ospitalità, generando morte e distruzione.  Ecco perchè noi tutti, ancora oggi, dobbiamo sentirci in prima linea a difesa dei valori della democrazia, della libertà, della tolleranza e della Pace, sanciti nella nostra Carta Costituzionale. In questa rinnovata battaglia creare consapevolezza e diffondere conoscenza, che rappresentano armi essenziali per contrastare ogni tentativo di ritorno a quell’infausto passato, è, quindi, un dovere.
 
“Ringrazio, pertanto – conclude Franz Caruso - quanti, semplici cittadini, istituzioni ed associazioni di Resistenza e Partigiane, sono impegnati per coltivare la memoria e trasferirla ai più giovani, combattendo anche contro assurdi tentativi di rivisitazione storica”.
 

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