Annunziata di Cosenza, in Terapia intensiva neonatale arriva l'abbraccio di Zaky

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images Annunziata di Cosenza, in Terapia intensiva neonatale arriva l'abbraccio di Zaky

Si tratta di uno speciale guanto capace di simulare l'abbraccio di mamma e papà. La donazione ad opera di un gruppo di cittadini vicini alla Neonatologia.

  18 ottobre 2022 15:34

Nella Terapia Intensiva Neonatale arriva Zaky: lo speciale guanto/marsupio grande e morbido, capace con la sua forma unica e caratteristica, di “simulare” l’abbraccio di mamma e papà anche quando non sono accanto al neonato.

L’insolito “collaboratore” è stato donato al reparto, diretto dal dr Gianfranco Scarpelli, da un gruppo di cittadini, vicine alla  neonatologia dell’Annunziata, particolarmente sensibili, consapevoli del fatto che contatto e vicinanza sono elementi fondamentali nella cura dei neonati in T.I.N.

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Il guanto “Zaky,  morbido e in fibra sintetica ipoallergenica, una sorta di cuscino a forma di grande mano, ha il compito di far rilassare il neonato,  dando sensazioni benefiche e piacevoli, riproducendo le carezze dei genitori. Il dispositivo   aiuta la termoregolazione del riesce anche ad abbassarne il livello di stress, regolarizzando la temperatura del neonato, lo tranquillizza e riduce il livello di stress del prematuro.

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Progettato da una mamma statunitense che ha vissuto in prima persona l'esperienza della terapia intensiva neonatale, il guanto/marsupio porta il nome del figlio Zachary.

La donazione è stata particolarmente apprezzata dal direttore dell’U.O.C. Neonatologia e T.I.N., Gianfranco Scarpelli che ha ringraziato le donatrici e ha evidenziato “l’importante  contributo che queste “mani” contribuiscono a dare ai processi di cura dei neonati prematuri, facilitando il lavoro di cura degli operatori sanitari”.

Apprezzamenti per l’iniziativa e un sentito ringraziamento ai donatori è stato rivolto dal Commissario Straordinario, Gianfranco Filippelli che ha sottolineato “l’importanza  della vicinanza dei cittadini all’ Ospedale della città. Gesti generosi come questo supportano gli operatori e contribuiscono in maniera determinante ad accorciare la distanza tra Ospedale e cittadino. L’Annunziata di Cosenza è un bene comune che dobbiamo riscoprire in tutto il suo valore”.

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