di CLAUDIA FISCILETTI
Trema per l’emozione la voce di Antonio Acri, nato a Mendicino, in provincia di Cosenza, nel 1994. Per lui domani è un grande giorno che rappresenta il coronamento di un sogno lungo dodici anni. Domani Antonio diventerà sacerdote e riceverà l’ordinazione dall’arcivescovo Francescoantonio Nolè, nella cattedrale di Cosenza.
Una vita segnata dalla fede, quella di Antonio, che ha sempre sentito al suo fianco il Signore, sino al momento in cui ha sentito la vocazione. “Il Signore con me ha iniziato un cammino durato anni e continua a durare, ma ho una data precisa che è il 5 settembre 2010”, racconta Antonio, ricordando quella giornata durante il campo estivo in Sila, fatto con i ragazzi dell’oratorio. “Era una giornata di meditazione ed io quel momento mi sono reso conto che il Signore mi chiedeva qualcosa di più”, ricorda, spiegando che aveva quell’idea già da molto tempo e in quel giorno ha solo assunto più consapevolezza per la strada che voleva intraprendere.
Non solo fede, nella vita di Antonio c’è anche un’altra grande passione: il giornalismo. Ha iniziato a scrivere nel 2008, all’età di 14 anni, nel settimanale della diocesi di Cosenza-Bisignano “Parola di Vita” di cui è direttore don Enzo Gabrieli. “Ho iniziato per gioco e poi mi sono reso conto che per un cristiano essere giornalista è una missione all’insegna dello spirito di Verità che viene dal Vangelo”, afferma Antonio, che ha scritto il suo primo articolo l’1 maggio 2008 su un piccolo evento diocesano e da quel momento ha fatto esperienza in redazione divenendo giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria. “Il desiderio di un giornalista cattolico, che è anche il mio, è quello che colui che legge possa capire che chi scrive è un credente, indipendentemente dalla firma”, continua Antonio nella cui vita queste due passioni, la fede e il giornalismo, sono sempre andate di pari passo.
“L’amore vero si prova col fuoco”, questo è il motto che ha sempre accompagnato Antonio, anche nei suoi momenti più difficili. Ha avuto la sua prima esperienza dolorosa all’età di 14 anni, quando gli viene diagnosticato un osteosarcoma di III grado alla tibia sinistra, un dolore che ha affrontato sentendo la vicinanza del Signore accanto a sé e, per questo, lo ha avvicinato ancora di più alla fede. Di questo periodo buio ricorda con tenerezza la vicinanza dimostratagli dalla comunità parrocchiale di Mendicino, in cui ha fatto il chierichetto. “Questa esperienza della parrocchia, che mi è stata vicina prima, durante e dopo l’intervento che ho fatto a Bologna, mi ha aiutato molto”, spiega Antonio.
Un uomo che ha saputo farsi amare dalla comunità e che sin da ragazzo si è dato da fare per essa aiutando i più deboli, gli anziani, e mettendo su l’oratorio, con il parroco, che mancava a Mendicino. Ogni esperienza fatta nella sua vita rappresenta un passo in più verso il Signore. “Questi giorni sono veramente intensi, mi sto sforzando di assaporare ogni istante”, dice questo delle ore che precedono il grande giorno di domani. “I miei amici parrocchiani la mattina mi inviano dei messaggi con il countdown dei giorni”, racconta divertito Antonio che poi conclude: “Ho il cuore colmo di gioia e di gratitudine a Dio per questo dono così grande che senza alcun merito ha deciso di farmi”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736