La consigliera comunale suggerisce "l’attivazione di sinergie tra tutte le associazioni culturali cittadine, le Istituzioni pubbliche, ivi comprese il Presidente della Provincia Iacucci, il delegato alla cultura della Provincia avvocato D’alessandro e naturalmente la Sottosegretaria Orrico"
17 dicembre 2020 12:23"A Cosenza le difficoltà della Biblioteca Civica, che ci auguriamo siano in via di risoluzione, hanno ormai fatto storia e scuola su come il comparto culturale sia in difficoltà: compresso da un lato dai costi della cultura e del mantenimento del patrimonio culturale, e dall’altro dal disinteresse generale e dalla mancanza di azioni concrete di sostegno". Così in una nota stampa di Annalisa Apicella, consigliera comunale di Cosenza. "Cambiamenti sociali e tecnologici - prosegue - investono l’identità delle biblioteche e sono temi di discussione e di ripensamento dei modelli. Il momento storico, le trasformazioni culturali, le tensioni sociali possono indurre a dismettere servizi considerati ormai superati. E invece è proprio il ripensamento delle funzioni tradizionali che devono fare pensare ad una riflessione della Biblioteca Civica come una pluralità di servizi culturali e di interventi di animazione e coinvolgimento sociale".
"La Civica deve, nella prospettiva della politica, - si legge ancora sulla nota stampa - diventare un incubatore socio-culturale La Civica deve tornare al centro della vita cittadina, affermandosi come biblioteca di lettura sostenuta da tutte le possibili innovazioni e contaminazioni socio-culturali e, ovviamente, con il supporto di tutti gli investimenti necessari per il mantenimento dei servizi e delle professionalità che caratterizzano una biblioteca moderna. Non possiamo permettere che l’inestimabile patrimonio dei volumi della nostra Biblioteca Civica, di cui sarebbe bene anche avere una stima sia economica che in termini di contributo fornito all'identità della città di Cosenza, resti poco valorizzato e lontano dalla vita culturale. Il denominatore comune di questa reinterpretazione della mission della biblioteca sta nel dare valore alla sua dimensione di luogo fisico reale (non virtuale). Non si tratta quindi di negare la più tradizionale funzione delle biblioteche ma di allargarne la portata, riconoscendo comunque al libro e alla lettura una posizione di rilievo nella nuova strategia, ma affiancando ad essa vari altri strumenti e soluzioni capaci di fare cultura, sviluppare relazioni e dare un significato concreto al termine comunità".
"Le biblioteche possono essere piattaforme di scambio, luoghi d’incontro o centri di rilevanza sociale sul territorio cittadino. Sono sempre stata convinta - ribadisce Apicella - e lo sono ancora di più in questa crisi profonda che stiamo attraversando, che la cultura e le sue Istituzioni siano un patrimonio comune, fanno parte dell’identità dei luoghi e con essi delle comunità che li vivono e li animano. Senza cultura, senza spazi culturali di qualità ci impoveriamo tutti e la città diventa un non luogo, perché la sua identità viene smarrita. Oggi stiamo vedendo come i luoghi siano fondamentali per poter vivere “sicuri” e quanto la cultura, la formazione e la scuola pesino sulla crescita dei nostri ragazzi. Consci di tutto ciò dobbiamo sviluppare nuovi strumenti per sostenere la cultura nella nostra città e allora, così come avviene altrove, bisogna muovere i primi passi verso una responsabilità condivisa, non di facciata e a parole, ma nei fatti. La Biblioteca Civica, il Centro Storico con le sue istituzioni possono essere salvate se si animano e se diventano responsabilità e investimento di tutti noi cosentini".
"Per questo ho iniziato a ragionare con un gruppo di giovani su come sviluppare una piattaforma civica di crowdfunding per sostenere le istituzioni culturali della città. Certo ci sarebbe bisogno di una fondazione per gli interventi più importanti, ma già condividere la responsabilità di piccoli interventi che tutelino il nostro patrimonio socio-culturale, promuovano i luoghi e con essi animino la città è un netto passo in avanti rispetto a quanto accade oggi. Con questo spirito di condivisione delle responsabilità tra cittadini e istituzioni, per creare un nuovo rapporto di fiducia reciproco, - conclude la consigliera comunale - voglio suggerire l’attivazione di sinergie tra tutte le associazioni culturali cittadine, le Istituzioni pubbliche, ivi comprese il Presidente della Provincia Franco Iacucci, il delegato alla cultura della Provincia di Cosenza, l’avv. Felice D’alessandro e naturalmente la Sottosegretaria Anna Laura Orrico. Insieme alla Commissione Cultura del comune abbiamo l'opportunità di vederci tutti online per progettare un piano di interventi e una piattaforma di crowdfunding dedicata alla cultura, così da mettere al centro dell’azione dei primi mesi del 2021 la rinascita di luoghi simbolo e la tutela e animazione del nostro patrimonio".
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