Il leader di Diritti civili si sta battendo per la chiusura delle scuole con una campagna sulla pagina Fb di Diritti Civili che "continua a far registrare decine di migliaia di condivisioni da parte dei calabresi"
23 novembre 2020 16:53Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un appello al Presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, invitandolo, dopo l’ordinanza del Tar di oggi che ha sospeso l’ordinanza di chiusura, a “non riaprire assolutamente le scuole, a fare subito ricorso al Consiglio di Stato, perché la situazione in Calabria, dove il virus dilaga, è purtroppo drammatica, come testimoniano inconfutabilmente i numeri dei nuovi contagiati e dei morti degli ultimi giorni (oltre 3000 nuovi positivi e 35 decessi, da mercoledì 18 a domenica 22 novembre) e la situazione insostenibile nei nosocomi, quasi al collasso, che hanno portato all’allestimento, nella nostra regione, addirittura di ospedali da campo militari”.
Corbelli sono molti giorni che si sta "battendo per la chiusura delle scuole con una campagna sulla popolare pagina Fb di Diritti Civili che continua a far registrare decine di migliaia di condivisioni da parte dei calabresi (in oltre 14.000 hanno condiviso l’appello per la chiusura, poi ottenuta, una settimana fa, con l’ordinanza del Presidente Spirlì)". “Il Tar riapre le scuole, mentre in Calabria non si arresta la corsa del virus, che continua purtroppo a seminare contagi e morti e per fronteggiare la drammatica emergenza viene chiamato addirittura l’esercito per l’allestimento di ospedali da campo, come in periodo di guerra", afferma Corbelli.
"Per non parlare della tragica situazione negli ospedali, - si legge ancora sulla nota del leader di Diritti Civili - oramai al collasso con decine di operatori sanitari contagiati! Quello che sconcerta, e che trovo inaccettabile nella sentenza del Tar, è il fatto, ignorato dai giudici, che a chiedere la chiusura di tutte le scuole in Calabria erano state finanche le Asl di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e che tanti sindaci, di città capoluoghi e grandi e piccoli centri, di loro iniziativa avevano già chiuso tutte le scuole nei loro comuni, per fronteggiare la drammatica emergenza!"
"Quello che è grave è che è stato ignorato un dato oggettivo, incontestabile e importantissimo, ovvero che dopo la chiusura delle scuole tra i nuovi positivi (ripeto, 3000 negli ultimi cinque giorni) non c’è stato nessun bambino, maestro e operatore del mondo della scuola, mentre prima, di chiudere le scuole, ogni giorno in Calabria si registravano decine di contagi tra i bambini, i maestri e altri operatori scolastici, con intere classi contagiate, addirittura asili nido in quarantena e con bambini in attesa, per giorni, di fare i tamponi! La chiusura delle scuole ha prodotto questo risultato straordinario, - conclude - di fermare i contagi tra i bambini, i docenti e il personale scolastico. Ma anche questo non è bastato per confermare la chiusura. E si ordina di riaprire le scuole in una regione, la Calabria, che, com è noto, è ancora zona rossa, almeno sino al 3 dicembre. Per queste ragioni chiedo al presidente Spirlì di non riaprire assolutamente le scuole e di fare subito ricorso al Consiglio di Stato, per continuare così a tutelare e proteggere bambini e insegnanti”.
23 novembre 2020
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