I carabinieri del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno consegnato al direttore del Museo Archeologico nazionale “VitoCapialbi” 479 monete archeologiche recuperate nell’ambito di attività d’indagine coordinata dalla Procura di Vibo Valentia. L’evento si è svolto alla presenza del procuratore capo di Vibo Valentia, del Direttore ad interim della Direzione regionale Musei Calabria, del comandante provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia e delle Autorità civili, militari e religiose provinciali e cittadine. L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici per un valore complessivo stimato di circa 100.000 euro, è stata condotta nel 2014 dai carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza, coordinati dalla Procura di Vibo Valentia, e ha avuto origine dal monitoraggio dei siti internet dedicati al commercio on line di beni culturali. A seguito degli approfondimenti investigativi si è proceduto al sequestro di 479 monete in oro, argento e bronzo di epoca magnogreca, romana, bizantina e medioevale, custodite nelle abitazioni di un collezionista vibonese e di un collezionista pugliese.
Con la collaborazione dei funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, si è accertato che i reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, collocabili tra il periodo greco (IV a.C.) ed il periodo moderno (fine XV - XVIII sec. d.C.).
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