"Asclepio", la scuola per accedere alle Facoltà a numero programmato

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  05 giugno 2019 18:17

Prende il nome dal dio greco della medicina, “Asclepio”, la prima Scuola di Preparazione per l’accesso alle facoltà a numero programmato, a Catanzaro. Inaugurata da Fondazione Astrea, nel cuore del capoluogo calabrese, la Scuola di Preparazione ai Test di Medicina, Odontoiatria e Professioni Sanitarie vanta un comitato scientifico di alto profilo e un metodo -già sperimentato per la formazione dei giovani che vogliono accedere ai concorsi per le Forze Armate e di Polizia- originale e vincente, che si contraddistingue per l’efficacia nell’apprendimento e la concretezza dei risultati raggiunti.
I lavori di “Asclepio” si sono aperti con una tavola rotonda sul tema “Test d’ingresso alle professioni sanitarie: riflessioni tra criticità ed opportunità”, cui ha preso parte il comitato scientifico per intero e, nel pubblico, molti giovani provenienti dagli istituti d’istruzione superiore calabresi.
In apertura, il presidente di Fondazione Astrea, Prof. Avv. Manlio Caruso, ha ricordato assieme al Dott. Pasquale Puzzonia, Tesoriere dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, l’importanza di “una formazione adeguata con un metodo innovativo e facendo affidamento su docenti altamente qualificati”.


“Da sempre attenti nel poter fornire nuove opportunità ai giovani e pur consapevoli delle attuali difficoltà di accesso agli studi per i Corsi di Laurea in Medicina e quelli delle Professioni sanitarie, ma forti dell'esperienza maturata negli anni relativamente alla preparazione dei concorsi che ha portato Fondazione Astrea ad ottenere, attraverso una consolidata metodologia, il 98% dei superamenti, nasce oggi Asclepio, che si contraddistingue per un metodo di apprendimento concreto ed individuale, in cui ogni studente è posto al centro del suo percorso formativo, che sente come condiviso e paritario e non imposto dall’alto”, ha detto Caruso, che si è poi soffermato sull’importanza del “recupero dell’etica nelle professioni”, augurandosi una collaborazione attiva e proattiva con l’Ordine dei Medici territoriale.
Appassionato e ricco di spunti, l’intervento del Dott. Renato Rubino, Medico Chirurgo Pediatra e Responsabile dell’Unità di Chirurgia Generale di “Villa del Sole”, che si è espresso circa “la necessità di coagulare mito e realtà, cioè l’amore per la medicina e le problematiche attinenti alle applicazioni pratiche della stessa, in costante adesione alle dinamiche scientifiche del mondo moderno”. Per Rubino, occorre “entrare a gamba tesa nel futuro, facendo in modo che la tecnologia vada d’accordo con l’antica filosofia, con l’amore per un bimbo o per un anziano malato”. Rivolgendosi ai giovani in sala, poi, ha detto: “Voi siete la speranza, siete il futuro. Ed Asclepio mira proprio a questo: a selezionare i più validi tra voi affinchè il successo sia sicuro e si possa formare la classe medica del domani. Stando attenti ad improntare la formazione ad una scala di valori che tenga conto egualmente dell’amore per il malato, della tecnologia, di tutte le problematiche attinenti, con una mentalità prontamente elastica”.
E’ poi intervenuta la Dott.ssa Maria Antonietta Greco, già direttore medico di Presidio Az. Osp. “Pugliese - Ciaccio”, componente anch’essa del comitato scientifico: “Mi sarebbe piaciuto mantenere la libertà di scelta nell’accesso alle Facoltà -ha detto- ma facendo i conti con la realtà, questo non sarebbe stato possibile. Ad
oggi è infatti imprescindibile dover acquisire una metodologia, ed è errato pensare che una buona preparazione scolastica sia sufficiente per accedere alle facoltà medico-scientifiche. Diventa quindi indispensabile fare proprie le tecniche di approccio ai test, acquisire una mentalità squisitamente tecnica, ecco perché si è reso necessario strutturare Asclepio, un progetto di grande respiro per la formazione dei futuri medici”.
“Chi vuole accedere a questo tipo di Facoltà deve essere consapevole di quanto sia importante un fattore in particolare: la vocazione. -ha commentato, in seguito, la Dott.ssa Elena Bova, Medico Ginecologo LILT, sezione di Catanzaro- Fondazione Astrea, con Asclepio, si vuole cimentare con una sfida importante e la città di Catanzaro deve accoglierla. Con noi, lo studente si ritrova in una comunità formativa che lo sostiene nella volontà di raggiungere l’obbiettivo, che mette a punto la sua reale vocazione”.
Secondo il Prof. Alessandro Fantini, Docente di Fisica dell’Università degli Studi della Calabria, “nell’approccio alle Facoltà medico-scientifiche devono sussistere due caratteristiche: il piacere di farlo e la qualità. Si tratta di scelte oculate, precise, per cui è necessario un profondo convincimento -ha detto Fantini, rivolgendosi ai ragazzi in sala- La formazione deve partire con la scuola; l’università non ha questo scopo, ma l’unica finalità di scegliervi, valutarvi, selezionarvi. All’università non importa la metodologia, spetta a voi darvi da fare con il piacere di farlo. La discriminante dell’utilizzo dei test d’ingresso è fondamentale, è per questo motivo che vedo nei test sostanzialmente una reale opportunità”.
Di natura squisitamente tecnica, l’intervento della Prof.ssa Anna Alfieri, Docente di matematica e fisica presso il Liceo Scientifico “L. Siciliani”. Un focus su “cosa vuol dire risolvere un esercizio e, diversamente, cosa vuol dire rispondere ad un test”. “Lavorare accanto a dei professionisti -ha detto- permette di non mollare e non scoraggiarsi di fronte alla mole enorme dei programmi da preparare. L’idea è che Asclepio prepari alle tecniche per affrontare i test, tramite una formazione mirata”.
In conclusione, si sono susseguiti gli interventi dei Proff.ri Maurizio Mancuso, Docente di Scienze naturali presso il Liceo Scientifico “L. Siciliani” e Luciano Gimigliano, Docente di Chimica presso l’ITAS “B. Chimirri” ed esperto in formazione per l’accesso a Facoltà numero programmato.
“Io sono d’accordo per l’accesso con i test -ha esordito Mancuso- sono necessari, condizione imprescindibile per il nostro ordinamento universitario. La scuola non deve preparare tecnicamente, deve limitarsi a formare, deve creare dei prototipi di uomini adulti che posti su un sentiero lo possano percorrere con le proprie forze e sacrifici. Una mission come quella di Asclepio è importante per la città a completamento dell’offerta educativa tutta. La nostra regione è stata finora depauperata dei nostri futuri professionisti, che tentano l’accesso fuori e vi rimangono. Quindi ben vengano delle ambiziose iniziative come questa perché si possa arricchire la nostra terra non solo di futuri medici, ma più in generale di futuri uomini e donne vincenti”.
“Occupandomi da anni di selezione per l’accesso programmato, vorrei portare la mia testimonianza -ha concluso Gimigliano- In tutti i ragazzi che ho seguito, ho sempre visto un comune denominatore: un sogno. E una comune richiesta: aiutami a realizzarlo. Non tutti riescono. Ma le criticità possono diventare delle opportunità. Il tasso di abbandono è molto basso nelle facoltà ad accesso programmato, ad esempio è solo il 2.2 % degli iscritti che poi abbandona la Facoltà di Medicina. La selezione all’ingresso, in questo contesto, è da vedere come un’opportunità: essa infatti aiuta ad affrontare il percorso di studi con una motivazione maggiore”. “Mi piacerebbe concludere con una massima di Confucio -ha poi detto- Scegli il lavoro che ami e non avrai lavorato nemmeno un giorno della tua vita”.
Conclusi i lavori del convegno e dopo il brindisi inaugurale, via alle iscrizioni per prepararsi già da subito ai prossimi test per le Facoltà scientifiche, già previsti per settembre 2019.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.fondazioneastrea.com/asclepio o al numero verde 800.768093.

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