di GABRIELE RUBINO
Le nuove assunzioni nella sanità calabrese? Avanti adagio, molto adagio. Ieri la struttura commissariale ha adottato il Dca numero 192 che fissa la “metodologia” per la determinazione del fabbisogno di personale per ogni singola azienda. Le cinque Asp e le quattro aziende ospedaliere calabresi partendo dalla propria dotazione organica dovranno utilizzare le formule e criteri stabiliti nel decreto per proporre quante nuove unità servono fra medici, comparto, tecnici e amministrativi. Ad esempio, all’ospedale di Cosenza o a quello di Catanzaro o a quello Reggio Calabria ciascun referente del personale, con le tabelle della "metodologia" in mano, deve calcolare se e quanti medici ed infermieri e Oss mancano in un determinato reparto, tenendo conto della turnazione e delle ferie.
Ciascuna azienda avrà tempo di inviare la sua “proposta” fino al 29 febbraio. Questo significa che è stato comunque disatteso il termine del 31 dicembre entro cui ad essere definito non era soltanto il metodo ma la “sostanza”, cioè il numero del personale assumibile almeno nel prossimo biennio. La data coincidente con la fine dell’anno era stata indicata informalmente dal tavolo di lavoro costituito in dipartimento regionale Tutela della Salute e anche messa per iscritto nel verbale dello scorso 7 novembre (firmato da sindacati, Regione e lo stesso commissario Saverio Cotticelli) con cui veniva decisa la “staffetta” di infermieri e Oss fra gli ospedali di Catanzaro. I precari che avevano superato i 48 mesi al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro finirono a Mater Domini venendo sostituiti dagli idonei delle graduatorie (LEGGI QUI). Nel frattempo, per gli altri tempi determinati è stata disposta la proroga proprio al 29 febbraio (LEGGI QUI).
La congruità della proposta di fabbisogno del personale spetta comunque alla struttura commissariale, in particolare alla vice di Cotticelli, Maria Croco. Sarà infatti poi assegnato un tetto di spesa massimo in cui ciascuna azienda dovrà rientrare. Il dossier s’interseca con la grande novità dell’ultima legge di Bilancio, approvata in definitiva ieri alla Camera. Il personale a tempo determinato potrà essere stabilizzato se ha maturato tre anni al 31 dicembre 2019. La modifica della Legge Madia (prima era al 31 dicembre 2017) dovrebbe portare ad un cospicuo numero di conversioni dei contratti a tempo indeterminato.
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