di GABRIELE RUBINO
Le “osservazioni” del rettore dell’Umg Giovambattista De Sarro all’atto aziendale adottato dal commissario straordinario dell’Aou Mater Domini Giuseppe Giuliano hanno provocato una scossa tellurica. A sorpresa però i mal di pancia non hanno riguardato soltanto la parte ‘aziendale’ del Policlinico, ma la vera scossa c’è stata nel mondo accademico. Il prof. Ciro Indolfi, una delle figure più conosciute in Italia dell’ateneo catanzarese, ha pesantemente attaccato il ‘collega’ De Sarro per il “declassamento” di Emodinamica, passato da struttura semplice a valenza dipartimentale della versione di Giuliano a struttura semplice della versione rettorale. Al netto delle “ragioni poco chiare”, a detta di De Sarro, che però, giura Indolfi, non riguardano “nessun interesse particolare e soprattutto familiare”, è indubbio che ‘politicamente’ il rettore non si aspettava di certo il fuoco amico accademico.
LE ALTRE OSSERVAZIONI ALL'ATTO AZIENDALE- Una reazione d’ira che spezza il tentativo di De Sarro di sfiancare quello che è diventato il nemico da scacciare: il commissario Giuliano, che questo fine settimana si starà godendo lo spettacolo della lotta tutta interna all’Umg. Il rettore, comunque, nelle sue ‘osservazioni’ non si è limitato a ritocchi dell’organigramma. Ha introdotto i dipartimenti ad attività integrata, l’organo di indirizzo e una serie di norme molto sbilanciate a favore dell’ateneo (o, per meglio dire, dello stesso rettore). Ad esempio, praticamente tutti i conferimenti di incarichi dovranno essere assunti dal direttore generale d’intesa, appunto, col rettore, finanche i componenti dell’OIV (alla faccia del nome: Organismo Indipendente di Valutazione). E poi altre ‘perle’. Ad esempio, fra le norme transitorie e finali spunta: “Tutto il personale universitario in atto attivato assistenzialmente viene confermato nelle rispettive unità operative e posizioni organizzative”. Disposizione che è praticamente la negazione della ‘novazione’ apportata dall’atto aziendale. E poi ci sono altre clausole forse fin troppo dettagliate per essere contenute nell’atto aziendale, che in teoria dovrebbe essere un provvedimento piuttosto aperto e flessibile. Il rettore arriva addirittura a ‘normare’ i trattamenti economici in favore del personale universitario attivato assistenzialmente: l’indennità di esclusività di rapporto di lavoro, l’indennità di incarico di struttura complessa e finanche l’indennità di specificità medico-veterinaria. Pur non mettendo in dubbio che tali trattamenti spettino anche al personale universitario, è di certo curioso come il rettore si premuri di specificare questo nell’atto aziendale. La storia narra che lo stesso De Sarro (e una decina di altri professori dell’Umg) proprio per l’ottenimento dell’indennità di incarico di struttura complessa e quella di specificità medico-veterinaria, abbia fatto causa all’università (vedi sentenza 946 del 2018). Curioso è come adesso la si voglia addebitare direttamente all’azienda ospedaliero universitaria.
LE PROSSIME MOSSE DI GIULIANO- Ad ogni modo, dopo le ‘osservazioni’ di De Sarro nella partita a scacchi in corso il turno di muovere la prossima pedina spetta a Giuliano. Il commissario straordinario, con ogni probabilità lo farà già domani. L’intenzione è quella di non andare allo scontro totale con il rettore. Dunque, saranno recepite le modifiche proposte da De Sarro nella parte descrittiva dell’atto aziendale e poi successivamente rimandate all’università (e per conoscenza al commissario Longo). Di certo, le disposizioni contra legem non saranno in ogni caso applicate in fase attuativa - si fa notare a viale Tommaso Campanella- e, attenzione, non è scontato che anche la parte dell’organigramma sia del tutto avallata da Giuliano. Prendendo proprio il caso di Emodinamica è plausibile che il commissario non accetti i declassamenti indicati da De Sarro lasciando dunque tutte le modifiche ‘al rialzo’. Il ragionamento di fondo è: 'non si potenzia una struttura declassandola'. A quel punto il pallino tornerà al rettore che può: o rilasciare l’intesa o proporre nuove osservazioni. In quest’ultimo caso la partita si allungherebbe di parecchio. E dire che l’intesa sull’atto aziendale non sarebbe nemmeno prevista dal Decreto Calabria 2. La legge speciale sul servizio sanitario calabrese prevede l’intesa a tre (commissario ad acta, presidente della Regione e rettore) per l’Aou Mater Domini solo e soltanto per la nomina del commissario straordinario. Se ci fosse voluta l’intesa anche sull’atto aziendale il legislatore avrebbe dovuto specificarlo e invece non ce n’è traccia. Eppure, ci si trova qui nel ping pong di atti e documenti.
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LEGGI QUI LA REAZIONE DI INDOLFI AL DECLASSAMENTO DI EMODINAMICA
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