di GABRIELE RUBINO
Una giornata di fuoco. Quella vissuta ieri, negli ambienti della sanità catanzarese, segnerà le prossime settimane. L'atto di riorganizzazione del Policlinico sarà l'epicentro dello scontro finale fra il commissario straordinario dei due ospedali del capoluogo, Giuseppe Zuccatelli, e il rettore dell'Umg, Giovambattista De Sarro. Le scaramucce duravano da un pezzo, ma ieri negli uffici di via Vinicio Cortese (sede amministrativa del Pugliese) dove era di stanza il manager emiliano romagnolo è arrivato lo showdown.
IL RACCONTO DI UNA GIORNATA DI FUOCO- E' accaduto tutto nel giro di poche ore. Poco dopo l'ora di pranzo, mentre al 'Pugliese' erano impegnati a definire il 'loro' atto aziendale, Zuccatelli legge la nota in cui il rettore (LEGGI QUI) insiste sulla posizione di ritenere "illegittimo" il documento di riorganizzazione dell'Aou Mater Domini e che peraltro si discosterebbe "in più punti" (non precisati, per la verità) dal Dca 64 del 2016. Proprio la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale dell'ex commissario Scura (non modificata da Cotticelli nel nuovo programma operativo) che è invece il grimaldello usato dall'ex Agenas per mettere mano alla "macchina" del Policlinico. Non possano pochi minuti che il commissario chiama a rapporto il direttore sanitario, Giuseppe Panella, e il direttore amministrativo, Giovanni Stroppa. La partita si deve chiudere subito, senza aspettare la prossima settimana come originariamente pensato. I due 'bracci destri' tornano nelle sede dell'azienda ospedaliero universitaria (quella amministrativa a Mater Domini) e pubblicano l'atto di riorganizzazione. Dentro i fogli resi noti c'è sia la prima 'stroncatura' formale del rettore (LEGGI QUI) e in più i verbali delle riunioni con i sindacati (sia la dirigenza e sia il comparto), con questi ultimi d'accordo con Zuccatelli. Non fosse altro che, senza l'atto di riorganizzazione, non si possono attivare gli istituti contrattuali al pari delle altre aziende. Poche ore più tardi si chiude il cerchio con l'adozione dell'atto aziendale del 'Pugliese' (LEGGI QUI).
COTTICELLI L'ARBITRO DELLA PARTITA- Zuccatelli in un pomeriggio 'para' il sollecito arrivato dal commissario Cotticelli che il 12 agosto scorso aveva chiesto di adeguarsi all'obbligo previsto dal Decreto Calabria, ossia di adottare i due diversi atti aziendali: dell'Aou Mater Domini e del Pugliese. Il rischio decadenza è scongiurato. Ma la partita sul Policlinico non è chiusa. Adesso è proprio Cotticelli l'arbitro della sfida Zuccatelli-De Sarro. E' l'ex generale dei carabinieri a dover vagliare l'atto di riorganizzazione, approvandolo o meno. Parallelamente, se si sono perse le tracce del famoso Tavolo tecnico presso il Miur che avrebbe dovuto correggere i vizi di illegittimità costituzionale mossi dal Consiglio dei ministri sull'ultima (è la seconda in due anni) legge sull'integrazione degli ospedali di Catanzaro, risultano dei contatti informali fra il delegato del governo a guidare la sanità calabrese e il vertice dell'ateneo catanzarese. In pratica Cotticelli è fra due fuochi: da un lato ha intimato a Zuccatelli di adottare l'atto aziendale per il Policlinico dall'altro però tratta con De Sarro per la fusione dei due ospedali di Catanzaro che supererebbe il primo. Fra gli obiettivi di Cotticelli c'è proprio la stipula del nuovo Protocollo d'intesa con l'università, propedeutico proprio all'atto aziendale.
LE ORIGINI DEI DISSIDI- Per gli addetti ai lavori non poteva che finire così. Cioè con una resa dei conti fra il 'forestiero' Zuccatelli e il capo dell'Università di Catanzaro. Una delle prime collisioni fra i due mondi si verificò quando Zuccatelli, sbarcato in Calabria non da molto tempo, con una lettera interna chiese conto sullo scarso numero e scarsa qualità (in termini di valore di Drg) riscontrato in alcuni reparti chirurgici. La questione divenne poi personale dopo uno scambio di vedute sul Centro di Neurogenetica. Nel mezzo i ricorsi al giudice amministrativo contro la nomina del manager e adesso l'ultima puntata dell'atto di riorganizzazione.
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