Autonomia differenziata, Succurro annuncia la manifestazione dei sindaci calabresi contro il ddl Calderoli

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Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore
  07 febbraio 2024 12:47

«Con l’iniziativa pubblica “No alla divisione dell’Italia”, promossa dall’Anci Calabria, da sindaci dei Comuni calabresi esprimiamo il nostro dissenso convinto rispetto al disegno di legge in corso sull’autonomia differenziata».

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Lo afferma, in una nota, Rosaria Succurro, presidente dell’Anci della Calabria, che precisa: «La manifestazione è prevista per il prossimo martedì 13 febbraio. Alle ore 10 del mattino, sarò al sit-in davanti alla Prefettura di Cosenza, mentre ogni altro sindaco della Calabria manifesterà innanzi alla Prefettura competente per il proprio Comune. Così saremo tutti presenti nelle cinque Prefetture regionali e una delegazione del Consiglio dell’Anci Calabria porterà a ciascun prefetto un documento unitario di noi sindaci». «Il punto è chiaro: non siamo affatto disposti ad accettare questo provvedimento ingiusto, irragionevole e gravato da evidenti incertezze, che – scandisce Succurro – creerebbe una frattura insanabile tra il Nord e il Sud, aumenterebbe le diseguaglianze già esistenti tra le due aree, impoverirebbe il Mezzogiorno e ridurrebbe in misura irrecuperabile i diritti dei cittadini meridionali, a partire da quello alla salute e all’istruzione».

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«Dall’esame dello stesso disegno di legge, sono emerse – spiega la presidente Succurro – criticità pesantissime, intanto la mancata definizione dei Lep, che per la Calabria valgono otto miliardi di euro, le quali rendono l’articolato una trappola e davanti a cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Infatti, noi sindaci siamo i difensori delle comunità che più subiranno le conseguenze del provvedimento in questione, contrario alle esigenze e alle istanze delle autonomie locali, privo di garanzie e portato avanti a prescindere dalle nostre richieste; posto che abbiamo responsabilità enormi e spesso ci mancano risorse adeguate a garantire i servizi essenziali nei nostri territori». «Dalla Calabria – conclude Succurro – si alza il grido dei sindaci per tutelare l’eguaglianza dei cittadini e l’unità del Paese».

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