Disposta l’autopsia sulla bambina morta in grembo all’ospedale di Cosenza. La famiglia aveva presentato un esposto in questura e la procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta. Sul registro degli indagati sono stati iscritti tre ginecologi in servizio all’Annunziata. L’iscrizione sul registro degli indagati è un atto dovuto per consentire agli indagati di partecipare, attraverso i loro consulenti, all’autopsia che è un esame irripetibile. Del collegio difensivo fa parte, tra gli altri, l’avvocato Francesco Chiaia, mentre la famiglia è rappresentata dall’avvocato Rosario Carbone.
Da quanto si è appreso, la donna, già mamma di un bambino di sette anni, aveva una gravidanza a rischio e avrebbe dovuto partorire con parto cesareo programmato a fine mese. La donna era monitorata dal reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Annunziata, ma, a un certo punto, la bambina non ha dato segni di vita. La mamma era stata quindi portata in sala parto, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della piccola.
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