Avevano date alle fiamme una casa a Roggiano Gravina: in tre incastrati dalle telecamere

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images Avevano date alle fiamme una casa a Roggiano Gravina: in tre incastrati dalle telecamere
Carabinieri, foto di archivio
  20 marzo 2020 21:01

I carabinieri della compagnia di San Marco Argentano, questa mattina hanno eseguito tre ordinanze di misure cautelari emesse dal gip di Cosenza su richiesta della Procura, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili dei reati di violazione di domicilio, furto in abitazione, incendio e stalking.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sono state da subito avviate a seguito dell'incendio di un'abitazione in pieno centro storico a Roggiano Gravina, avvenuto la sera prima delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020, e hanno consentito di ricostruire la reale dinamica dei fatti. Dal sopralluogo è emerso che le fiamme erano di natura dolosa. All'interno della casa è stato possibile riscontrare come alcune stanze fossero state saccheggiate e parte del contenuto degli armadi gettato nel camino per essere usato poi come combustibile per incendiare l'intera abitazione.

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I Carabinieri, nel corso del minuzioso sopralluogo, sono riusciti a recuperare l'hard-disk del sistema di video sorveglianza dell'abitazione, grazie al quale è stato possibile identificare tre persone che, a viso scoperto, si introducevano per portare a termine il disegno criminoso. Questa mattina, due dei tre autori sono stati rintracciati presso il proprio domicilio e, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti agli arresti domiciliari per i reati di violazione di domicilio, furto in abitazione in concorso e incendio. Il terzo, che dovrà rispondere anche del reato di stalking nei confronti della vittima, è stato trasferito presso la casa circondariale di Cosenza.

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All'atto dell'esecuzione delle misure cautelari, quest'ultimo è stato rintracciato dai Carabinieri nel comune di San Lorenzo del Vallo, lontano dal proprio domicilio, senza giustificato motivo, in violazione anche del decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", venendo così denunciato anche per l'art. 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità).

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