Bando Borghi, sindaco Conflenti replica a Regione: perché cambiare modalità di valutazione?

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Il sindaco di Conflenti, Serafino Paola
  03 settembre 2019 19:40

CONFLENTI - "Alla luce del comunicato stampa della Regione Calabria riguardo al bando regionale “Progetto strategico per la valorizzazione dei Borghi della Calabria e potenziamento dell’offerta turistica e culturale”, sembra di dover prendere atto di un inspiegabile ed irrituale cambiamento delle modalità previste per l'attribuzione delle risorse. Questo "cambio in corsa" danneggerebbe soprattutto gli Enti che hanno lavorato alacramente per definire idee progettuali capaci di rilanciare antichi luoghi, valorizzandone storia, costumi e tradizioni". E' quanto afferma, il sindaco di Conflenti, Serafino Pietro Paola, in replica alle notizie diffuse dalla Regione che "avrebbe stravolto - stigmatizza Paola - la vera essenza del bando stesso. Non si premierebbero i progetti più validi ma, al contrario, verrebbe concesso un "contentino" a tutti i Comuni partecipanti. Infatti il finanziamento dei progetti sarebbe dovuto avvenire secondo una normalissima graduatoria, formata attraverso l'attribuzione di punteggi preventivamente stabiliti e fino alla concorrenza delle risorse attualmente disponibili. Se davvero questo principio fosse stato accantonato verrebbero meno i presupposti di coerenza tra finanziamento concesso e realizzazione di interventi immediatamente fruibili con conseguente perdita della capacità, progettualmente argomentata, di valorizzare e rilanciare i territori interessati attraverso interventi unitari, mirati e completi. Si vorrebbe - prosegue il primo cittadino di Conflenti - accontentare tutti spalmando, almeno questo si intuisce dalla nota stampa regionale, la cifra complessiva prevista dal bando (100milioni di euro) senza dare la possibilità di concretizzare quelle idee progettuali che, immagino, avevano tutte definito importi di intervento in relazione al loro completamento funzionale. La Regione, così facendo, sceglierebbe di non operare per un serio rilancio dei borghi ma, più mestamente, per la realizzazione di un qualche semplice intervento di recupero strutturale svilendo quella che era la vera mission di un bando che aveva invece suscitato grandi speranze e serie aspettative”.


a.c.

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