Basso profilo. La gara a fare favori in cambio di voti. Brutto: "Tanto i catanzaresi dopo un mese si scordano, altrimenti eravamo rovinati"

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Tommaso Brutto
  06 febbraio 2021 08:50

Domenica 12 marzo 2017. A Catanzaro, frazione Lido, l'amministrazione comunale inaugura il parco "Gaslini". Un'opera strategica e importante per la zona marinara della città. Qualcuno, però, a distanza, se la ride. E' Tommaso Brutto, ex consigliere comunale, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine "Basso profilo". E' accusato di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso. 

Intercettato, Brutto si interessa all'evento e parlando con un altro politico riferisce: "Meno male che l'ha fatto oggi questo.. i catanzaresi sono così bravi che dopo un mese si scordano tutto e meno male (ridendo) altrimenti eravamo rovinati". 

Parole e riferimenti che si inseriscono nelle oltre 3mila pagine di informativa che la Dia ha raccolto nei mesi dell'indagine denominata "Basso profilo",  il blitz della Procura di Catanzaro che giovedì 21 gennaio ha portato all'emissione di 50 misure cautelari. Coinvolti criminalità organizzata, politica, imprenditori e presunti colletti bianchi di Catanzaro e Crotone. La prefettura di Catanzaro, inoltre, ha richiesto alla Dda di Catanzaro gli atti d'indagine.

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Vengono tratteggiati per alcuni versi il sistema di funzionamento della macchina politica e del consenso, soprattutto prima del voto. Ecco allora che la disponibilità di Brutto si sostanzia in "diversi favori che vengono fatti ad imprese edili e committenti di Catanzaro Lido per sollecitare dapprima presso gli uffici comunali e poi su un vigile una pratica per l'occupazione del suolo pubblico". Un altro esempio: la bitumazione di una strada a Germaneto e la preoccupazione di non far ricadere i meriti su altri consiglieri.  

Il giorno del voto si avvicina e anche chi appoggia Brutto lo incita a far bitumare strade affinché "la gente si ricordi di lui". E diventa una gara: secondo la Procura, Brutto avrebbe promosso queste iniziative "per battere sul tempo l'impegno di altri candidati interessati alle prossime consultazioni in città, al fine di garantirsi i voti, contrapponendo ad altri avversari".

In sintesi, chi indaga disegna un quadro netto: l'atteggiamento di Tommaso Brutto denota un atteggiamento spregiudicato nelle alleanze politiche aprendosi a qualsiasi dialogo e, specialmente in questo momento pre-elettorale, in vena di dispensare favori in cambio di voti.



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