Si è tenuto a Belvedere M.mo, presso il Museo del Mare, un incontro che ha avuto come protagonista la montagna, come patrimonio da tutelare, valorizzare e su cui investire. Promosso dall’amministrazione comunale della cittadina tirrenica, ha visto la partecipazione di diverse rappresentanze del mondo dell’associazionismo, accademico, delle istituzioni. Un parterre che ha messo in evidenza, ognuno attraverso le proprie competenze, quel grande patrimonio che è rappresentato dal territorio montano e dalle aree interne e che portano con sé un valore ambientale, economico, sociale, su cui è necessario aprirsi e confrontarsi. Ad aprire i lavori, la vicesindaca Francesca Impieri, che ha sottolineato il grande interesse che questa amministrazione ha posto verso le aree interne del proprio comprensorio, partendo dalle contrade a finire alle montagne che sovrastano il paese. Aspetto ripreso, poi, dall’assessore al Turismo, Marco Carrozzino, che ha manifestato l’intenzione di istituire, subito dopo la stagione estiva, un tavolo di lavoro con tutte le parti attive del territorio, alcune presenti per l’occasione, per realizzare progetti che si muovano verso la conoscenza di questo grande patrimonio e che contemplino quella destagionalizzazione, a cui paesi come Belvedere M.mo possono puntare, viste le caratteristiche paesaggistiche, enogastronomiche, culturali, architettoniche, di cui sono ricchi.
Al tavolo dei relatori, il presidente regionale del CAI, Giuseppe Greco. Il quale ha esaltato il lavoro svolto dal Club Alpino Italiano, per far conoscere le montagne, promuovendo e coordinando iniziative di monitoraggio e difesa dell’ambiente montano, attraverso la realizzazione di progetti come quello della rete sentieristica. Provvedendo al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, che rappresentano la storia e la cultura di quei luoghi. Sulla stessa scia si muove l’AIGE, l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, presente Maria Teresa Gallelli, che ha posto l’accento proprio sull’aspetto di tutela ambientale dei siti d’interesse e sull’importanza dell’essere supportarti nelle visite e nei percorsi che s’intendo fare da guide professionali.
Il testimone è poi passato al direttore del Gal ‘Riviera dei Cedri’, Domenico Amoroso, con un intervento sull’importanza che ha assunto il turismo montano, a cui l’ente consortile ha rivolto alcuni bandi che daranno la possibilità ai comuni, come quello di Belvedere M.mo, di intercettare finanziamenti atti alla realizzazione di progetti inerenti tale aspetto. Interessante, poi, la relazione del prof Walter Nocito, sul quadro normativo nazionale delle zone montane.
Parziale ma significativo in quanto esiste, così come messo in evidenza dal docente dell’Unical, la normativa Snai in attuazione e la normativa Snami che è contenuta nel ddl del Ministero delle autonomie e della montagna. La strategia aree interne deve essere, dunque, ben coordinata con la strategia nazionale montagna, che se ben applicata può rafforzare l’altra, creando percorsi di sviluppo sostenibile ma anche di Green and Orange Economy, per come il Pnrr, passaggio anche questo obbligato negli interventi, chiede ai territori e alle amministrazioni italiane del Sud.
A rappresentare l’associazione belvederese “Amici della montagna”, il presidente Mario Capano. La prima opera che l’associazione ha considerato strategica è stata la realizzazione di un rifugio montano, sito in località “Serra La Croce”, ai piedi del monte “La Caccia” che si erge a 1744 mt. S.l.m., e da cui si gode una splendida vista sul mar Tirreno e sulle altre cime del massiccio del Pellegrino fino alla Sila e, in alcuni giorni fino al Mare Jonio. Un invito aperto, quello del presidente Capano, a visitare il sito ma soprattutto a condividere azioni che possano tutelarlo e renderlo sempre più fruibile.
A concludere l’incontro, moderato dalla giornalista Fabrizia Arcuri, il presidente del Parco del Pollino, l’On. Domenico Papppaterra che ha, da subito, accolto l’invito e manifestato grande interesse verso il tema posto. Un dibattito che, ha dichiarato il presidente nel suo intervento, apre sicuramente a nuove prospettive e attività comuni, verso la tutela e la valorizzazione di un grande patrimonio che insiste proprio nel Parco Nazionale del Pollino. Un aspetto, questo, sicuramente finora non debitamente considerato e positivamente sfruttato, se non attraverso azioni sporadiche, e che va invece sviluppato attraverso attività continue e che mirano allo sviluppo di quell’area che offre grande opportunità. Lo stesso, ha assunto un impegno preciso affinché anche Belvedere M.mo, entri come meta d’interesse del Parco, attraverso proprio ciò che è emerso dal proficuo incontro e a cui seguiranno certamente azioni da realizzare nel prossimo futuro.
Un vero e proprio tavolo tecnico, dunque, da cui sono emersi molti spunti ed idee da trasformare in progetti, attraverso l’utilizzo dei fondi e dei bandi a disposizione, e che si muovono negli ambiti dello sviluppo sostenibile, dell’economia green, del sociale e del turismo, sempre più attento e alla ricerca di mete che hanno una grande valenza ambientale e si presentano nella loro unicità. Una vocazione turistica non semplicemente limitata all’aspetto balneare ma che guarda all’identità e alle peculiarità dei territori che si mostrano nella loro totalità, così da offrire, soprattutto al mercato del turismo, una sempre più variegata offerta.
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