Centrodestra unito
06 ottobre 2019 22:11di ENZO COSENTINO
Si è sbloccata l’impasse nel centrodestra. FI, FdI e Lega – i “pistoni” del motore della coalizione- si sono incontrati per un “giuramento” (non di Pontida) ed un impegno sulla parola d’onore di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini che d’ora in avanti andranno sempre uniti a tutti gli appuntamenti politici: nelle piazze, nelle istituzioni paralmentari, nelle regioni dove si voterà a ritmo battente. Insomma, non litigheranno per le assegnazioni delle realtà regionali. Da subito si parte con l’assalto finale in Umbria per sbaragliare il campo soprattutto a Cinquestelle e Pd.
E per la Lega è stata ufficializzata l’assegnazione dell’Emilia-Romagna. Il candidato alla presidenza della regione tocca a Salvini. Seguirà a ruota l’assegnazione per la Calabria che, a conti fatti, è la prossima regione ad essere chiamata alle urne. C’è ancora qualcosa da limare per questa scelta, prima della decisione conclusiva. Quindi, nel centrodestra in Calabria si sta ancora con il fiato sospeso. Dovrebbe essere la regione da aggiudicare a FI. Comunque nel comunicato ufficiale al termine della riunione nessun nome è stato formalizzato ma una dichiarazione d’intenti: “Abbiamo cominciato il lavoro per raggiungere una intesa contestuale su tutte le Regioni che andranno al voto nei prossimi mesi e contiamo di portare il buongoverno del centro-destra anche laddove oggi non lo conoscono”.
I tre leader hanno rimarcato: “E’ di tutta evidenza che questo esecutivo giallorosso non potrà durare a lungo: è diviso, troppo sbilanciato a sinistra e incapace di raggiungere alcun risultato. Ci opporremo alle sue ricette sbagliate grazie anche ad un maggior coordinamento delle opposizioni in Parlamento”. E soprattutto ha ribadito: “Siamo dunque già al lavoro per vincere le prossime elezioni politiche: lo faremo convincendo più persone possibii offrendo un approdo sicuro a chi non ha votato o a chi è deluso dal voto espresso un anno e mezzo fa”.
Dunque saranno i prossimi giorni decisivi per quanto riguarda la Calabria che attende anche che il presidente della Regione fissi la data dello svolgimento della elezioni.
Una volta sancito dai leader dei tre partiti l’accordo di unità, a prescindere anche a livello calabrese, il centrodestra riparte con tavoli congiunti perchè incombe l’esigenza di bruciare i tempi soprattutto sui programmi più che sui nomi, che sono pure importanti perché i calabresi chiedono fatti nuovi ma anche volti rassicuranti.
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