Bilanci in rosso all'Asp di Cosenza, Notarangelo (Pd) chiede l'audizione di tutti i vertici delle aziende sanitarie calabresi

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images Bilanci in rosso all'Asp di Cosenza, Notarangelo (Pd) chiede l'audizione di tutti i vertici delle aziende sanitarie calabresi
Libero Notarangelo
  28 agosto 2020 16:34

“Con un bilancio di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza è tra le più grandi del Mezzogiorno: parliamo di un terzo dei 3,4 miliardi di euro che lo Stato, ogni anno, destina alla Calabria per il sistema sanitario calabrese. Da troppo tempo si parla in maniera poco chiara   di debiti fuori bilancio e fatture non contabilizzate: è necessario approfondire qual è la reale situazione economica dell’Asp che resta ancora senza il bilancio consuntivo 2018 approvato. Perché altrimenti, ancora una volta, a farne le spese saranno i cittadini, prima di tutto in termini di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Libero Notarangelo, vice presidente della commissione regionale Sanità riprendendo e la recente presa di posizione dei colleghi del Gruppo consiliare Pd, guidato da Domenico Bevacqua, ed in particolare da Carlo Guccione.

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E proprio nella sua qualità di vice presidente della Terza commissione che si occupa di Sanità, Notarangelo chiede che della questione dell’Asp di Cosenza si discuta nella prossima riunione dell’organismo consiliare permanente “nella quale dovranno essere auditi il commissario dell’Asp di Cosenza Simonetta Cinzia Bettelini e il direttore generale del dipartimento Salute Francesco Bevere – sostiene ancora Notarangelo -. È necessario far luce sui conti in rosso dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza che ancora ad oggi oltre a non aver approvato il Bilancio consuntivo 2018, non ha licenziato nemmeno il Bilancio consuntivo 2019 e il Bilancio preventivo 2020. Il silenzio e l’immobilismo davanti a questi gravi atti rischia di condurre l’Asp di Cosenza nella stessa direzione delle Aziende di Catanzaro e Reggio, vale a dire il commissariamento".

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"E nelle prossime sedute è nostra intenzione audire anche i vertici delle altre Aziende sanitarie calabresi proprio con l’intento di fare un punto su una situazione che appare dovunque drammatica a causa della carenza di personale e dei conti inesorabilmente in rosso. L’auspicio è - conclude - che anche i vertici del ministero della Salute guidati dal ministro Speranza restino vigili e attenti su quanto si consuma nel capoluogo Bruzio, e in Calabria, e sostengano le istituzioni locali nel fare chiarezza”.

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