di FRANCESCA FROIO
ANPI Calabria considera inopportuna la scelta fatta dai commissari del Comune di Sant’Antagata d’Esaro, appare infatti agli occhi dei soci ridotto al minimo l’omaggio al partigiano Dante Castellucci.
Pensiero diffuso attraverso una nota stampa firmata da Mario Vallone, Coordinatore ANPI Calabria, che riportiamo:
"Siamo nel pieno delle celebrazioni della Festa della Liberazione d’Italia dalla dittatura nazifascista. Nella Resistenza, come più volte ormai ricordato negli ultimi tempi, tanti calabresi hanno combattuto, come semplici partigiani, molti con ruoli di direzione. Figure luminose di un passato che vogliamo ricordare e onorare perché il sacrificio di quegli uomini e quelle donne siano da esempio a tutti noi".Scrive Vallone
"Un posto di rilievo in questi ricordi merita certamente il partigiano di Sant’Agata d’Esaro Dante Castelluccio – nome di battaglia Facio – comandante della leggendaria banda partigiana “Picelli” dislocata nell’appenino tra Parma e la Lunigiana. Un percorso sempre coerente e di grande impegno verso la libertà e la democrazia: dall’emigrazione, all’antifascismo, alla prigionia e poi nella Resistenza".
"Conosciamo, e abbiamo rispettato come ANPI le indicazioni del Governo, della Regione e dei sindaci sul distanziamento sociale e sull’opportunità di evitare assembramenti. Ci pare però davvero inopportuna la scelta fatta dai commissari del Comune di Sant’Antagata d’Esaro di ridurre al minimo l’omaggio a Dante Castellucci, peraltro inserendolo in un contesto di ricordo generico a tutti i defunti".
"Il valore simbolico del 25 Aprile deve avere una vita propria nella quale si esaltano i valori di questa giornata dando il giusto riconoscimento a chi si è battuto ed è morto per la libertà. Questo è l’esempio - conclude Vallone- da dare alle nuove generazioni. Ci auguriamo si trovi il modo, al più presto, per una dovuta giornata di onorificenze al partigiano Dante Castellucci, il comandante Facio.
Mario Vallone
(Coordinatore ANPI Calabria)
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