di TERESA ALOI
"Una giornata importante per lo Stato, per la Direzione distrettuale antimafia, per la polizia, per la città e per la sua provincia". Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro, parla di un risultato storico "certificato" anche dalla presenza del Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e del Direttore del Servizio Centrale Operativo, Fausto Lamparelli.
"E' la prima volta che un giudice (il gip Filippo Aragona) emette un'ordinanza a soggetti di etnia rom per associazione di stampo mafioso - sottolinea il procuratore Gratteri - perché dalle intercettazioni è emerso che questa organizzazione ha attuato riti di affiliazione esattamente come un locale di 'Ndrangheta'. Non possiamo più pensare a certe strutture come più soggetti che vendono droga o rubano droga".
Perché "la criminalità organizzata si è evoluta e oggi - ha concluso Gratteri - riteniamo di aver liberato il centro storico di Catanzaro - fino a Lido - da un'organizzazione che vendeva droga, che attuava estorsioni e che vessava commercianti e imprenditori".
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