Calabria 2020. Occhiuto rompe gli indugi: "Sono in campo. Non accetto diktat"

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Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto

Mario Occhiuto scende in campo (non se ne era mai andato) in vista delle prossime elezioni regionali. Si candida anche senza l'assenso dei partiti nazionali

  09 dicembre 2019 18:20

"Sono in campo, già da tempo, con un progetto inclusivo, aperto ai movimenti e alle forze civiche". Lo ribadisce, all'AGI, Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, in relazione alla sua candidatura alla guida della Regione Calabria. Rompe ogni indugio dunque Occhiuto, sterilizzato prima dalla Lega ed ora in rotta con il suo vicesindaco Jole Santelli, virtualmente designata come candidato governatore del centrodestra al suo posto (anche se la strada è ancora lunga, LEGGI QUI). 

"Al mio progetto avevano, tra gli altri, aderito Forza Italia e l'Udc, ma io adesso resto in campo comunque - dice Occhiuto - con la mia proposta politica, incentrata sui temi della rivoluzione ecologica, un'azione di sistema sugli investimenti produttivi, la valorizzazione delle risorse locali con un orientamento creativo, che faccia funzionare le cose. Io sono stato investito della candidatura per il lavoro di concretezza fatto nella città di Cosenza - sottolinea Occhiuto - oggi riconosciuto anche a livello nazionale. Già da tempo lavoravamo alla composizione delle liste e adesso siamo partiti con la raccolta delle firme. Non sarebbe accettabile che io mi ritirassi per un diktat di forze politiche nazionali, - conclude Mario Occhiuto - è un'azione di prevaricazione che io non posso davvero accettare".

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