"La Calabria zona rossa è una grande ingiustizia, un crimine contro il popolo calabrese! Revocare subito la chiusura vergogna! Si chiude, in modo assolutamente ingiustificato e vigliacco, la Calabria (che registra intorno ai duecento positivi!) e si lasciano “aperte” regioni(amiche del Governo e per questo protette e salvate!) con migliaia di contagi e le scuole mandando al massacro migliaia di bambini e i loro maestri”.
E’ il durissimo attacco che fa, dalla pagina Fb di Diritti Civili, il leader del Movimento Diritti Civili, con una nuova campagna (già in poche ore condivisa da migliaia di persone) che definisce di “resistenza contro quello che viene definito un inaudito attacco alla Calabria”.
“La Calabria è stata offesa, umiliata, colpita al cuore, ferita e devastata con un provvedimento assolutamente ingiustificato e punitivo. La Calabria che appena pochi giorni fa un grande Paese, come la Germania, aveva dichiarato la regione d’Italia più verde e sicura, pochi giorni dopo viene chiusa e blindata dal Governo, afferma Corbelli. Viene addirittura, come rischio, paragonata alla Lombardia e al Piemonte, regioni letteralmente purtroppo devastate dal Covid con migliaia di contagi e decine di morti ogni giorno".
"La Calabria zona rossa è una vergogna e uno scandalo, considerando che mentre si chiude e blinda la nostra regione(con conseguenze disastrose sul piano, economico, sociale e ad ogni livello) si lasciano poi aperte regioni che fanno registrare migliaia di contagi e decine di morti. Per avere le prove dello scandalo basta vedere i numeri dei positivi e dei morti della giornata di ieri(mercoledì). I contagi di ieri, in alcune regioni salvate dal Governo. Campania: 4181 e 15 morti. Lazio: 2432 e 34 morti! Toscana: 1828 e 58 morti. Puglia: 994 e 10 morti! La Calabria, dichiarata zona rossa, ha registrato invece 262 positivi! E’ facile capire perché queste regioni siano state risparmiate si è sacrificata solo la Calabria. Non si poteva certo penalizzare la Campania dello sceriffo De Luca, il Lazio del segretario Pd, Zingaretti, la Toscana di Matteo Renzi, la Puglia di Emiliano. Tutti, guarda caso, esponenti della maggioranza di governo. Si colpisce perciò la Calabria, l’anello più debole, che paga anche il vuoto istituzionale per la morte della povera Jole. Questa è la verità sotto gli occhi di tutti. E mentre si chiude la Calabria si lasciano poi aperte solo le scuole(le uniche che andavano e vanno invece chiuse!) dell’infanzia, elementari e la prima media, mandando al massacro migliaia di bambini e i loro maestri. Per questo chiedo ancora una volta al Presidente f.f. Spirlì di chiudere subito tutte le scuole, di far almeno questo, di dare dignità alla fine del suo breve mandato e di onorare la memoria della compianta Jole, che se fosse oggi al suo posto non avrebbe sicuramente consentito questo scempio nei confronti della nostra regione. Spirlì chiuda le scuole o si dimetta e vada subito a casa!"
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