La ripartenza del calcio, momentaneamente fermo a causa dell'emergenza coronavirus, continua ad essere un argomento ampiamente dibattuto. Nelle scorse ore è circolata con insistenza l'ipotesi di una riforma del sistema calcistico che coinvolgerebbe Serie B e Serie C, lasciando inalterata la Serie A.
Nello specifico la riforma prevedrebbe la riduzione del numero di club professionistici che passerebbero dagli attuali 100 a 60; il campionato cadetto passerebbe da 20 a 40 squadre inglobando 20 squadre dalla Serie C e verrebbe suddiviso in due gironi, sancendo tre promozioni, due dirette e una attraverso i playoff. La terza serie, invece, non sarebbe più una lega professionistica ma diventerebbe semi-professionistica o dilettantistica, diminuendo così i costi per i club.
Allo stato attuale, infatti, moltissime società rischiano di non potersi iscrivere ai campionati della prossima stagione (anche per questo i numeri la B potrebbe essere a 32 o 36 squadre).
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