di GIORGIA RIZZO
Nessuna risposta per i sei lavoratori del Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria che ieri hanno manifestato con tanto di striscione davanti la sede del rettorato dell'Università della Calabria, chiedendo una risposta definitiva sul destino del Calpark e sulla loro situazione lavorativa alla dirigenza dell'Unical, fra i soci fondatori del parco. Una situazione di stallo, dal momento che i dipendenti non percepiscono stipendio dal mese di marzo, mentre il parco scientifico è in crisi, senza interventi decisivi da parte dei soci che ne rilancino l'attività.
LA FONDAZIONE - Il Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria fu istituito, insieme agli altri Parchi Scientifici del Mezzogiorno con Deliberazione del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (allora MURST) del 25 marzo 1994 (Gazzetta Ufficiale n. 187 dell'11 agosto 1994), a seguito dell’intesa di programma del 7 agosto 1990 tra i Ministri del Bilancio, dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e degli Interventi Straordinari per il Mezzogiorno. L’investimento dello Stato per il finanziamento dei progetti di avvio del Parco Scientifico della Calabria fu, tra la fine degli anni novanta e dei primissimi anni 2000, di ben 30 miliardi delle vecchie lire. Molti Parchi Scientifici, nel corso degli anni, sono stati inseriti a tutto titolo nei processi di innovazione e di trasferimento tecnologico nei territori di riferimento, essendo stati configurati come strumenti a supporto delle Regioni, delle Università e di altri Enti di Ricerca, per lo sviluppo ed il trasferimento dell’innovazione tecnologica (vedi PST della Sicilia, della Sardegna, della Puglia).
L'ABBANDONO - Pare che in questi anni le istituzioni pubbliche socie Università della Calabria, Università magna Graecia di Catanzaro, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Regione Calabria, abbiamo mostrato un progressivo disimpegno rispetto alla struttura e al lavoro di Calpark, nonchè alla salvaguardia dei posti di lavoro dei suoi dipendenti, senza inoltre spiegare quali siano le ragioni, ad oggi sconosciute, della necessità di chiudere l'esperienza venticinquennale del Parco. I dipendenti non riescono quindi a capire come mai, pur in presenza di programmazioni regionali e nazionali, molto favorevoli per chi opera nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, per CALPARK e per i suoi dipendenti sia stata invece decretata la fine.
L'INTERVENTO DI CRISCI - Nello scorso maggio l'Università della Calabria si era impegnata al fine di trovare una soluzione per Calpark e i suoi dipendenti attraverso la firma di una lettera da parte del Rettore Gino Mirocle Crisci, consegnata a mano dall’Amministratore Unico Riccardo Barberi in sede di riunione convocata presso l’Ispettorato del Lavoro di Cosenza nell’ambito della vertenza Calpark. La lettera era datata 23 maggio 2019 e fu allegata al verbale dell’incontro del 24 maggio, che si era chiuso con apprezzamenti e valutazioni positive da parte dell’ITL, dei sindacati e dei dipendenti.
Nella data del 22 luglio il Rettore dell’Unical ha poi emanato un decreto con il quale ha poi approvato l’istituzione di alcuni gruppi di lavoro, tecnico-scientifici e amministrativi, per la realizzazione di progetti del Polo Tecnologico dell’Ateneo, e nel quale, all’art. 7, “Si autorizza la stesura di una bozza di contratto di collaborazione di ricerca per il supporto al potenziamento delle infrastrutture di ricerca dell’Università della Calabria e all’erogazione dei relativi servizi scientifico-tecnologici con il Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria (Calpark) S.C.P.A., da sottoporre, successivamente, alle determinazioni conseguenti da parte del Consiglio di Amministrazione”.
Il 30 luglio 2019 si è riunito il C.d.A. dell’Università della Calabria, con al quinto e ultimo punto all’OdG la “Convenzione Calpark-Unical: Proposta collaborazione di ricerca per Infrastrutture di Ricerca di nuova istituzione”. Il punto riguardante Calpark è stato rinviato ad un CdA successivo, nella data del 14 settembre 2019, con al sesto punto dell'Odg la “Convenzione Calpark-Unical: Proposta collaborazione di ricerca”. Consiglio poi saltato per motivi a noi non noti. Nei primi giorni di settembre, inoltre, i dipendenti hanno chiesto un incontro al prossimo Rettore, Nicola Leone, che però finora non ha inteso dare alcun seguito alla richiesta. Per il prossimo 23 settembre 2019 è stato convocato un nuovo C.d.A. dell’Università della Calabria, ma il punto all’ordine del giorno che riguardava Calpark è scomparso.
Nessuna risposta, quindi, per i lavoratori di Calpark, che continueranno la loro protesta in attesa di venire ascoltati
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736