di TERESA ALOI
Si scrive Breast Unit, ma si legge prevenzione. Prevenzione a trecentosessanta gradi. Perché, nonostante gli ultimi rapporti diano i nuovi casi di tumore in Italia in diminuizione, i dati restano importanti. Parliamo del numero “rosa” istituito dall’Azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro e potrà essere utilizzato dalle donne che noteranno la rapida insorgenza di un nodulo sospetto al seno. Dal primo settembre basterà comporre lo 0961/883241 e un gruppo multidisciplinare formato da diverse figure professionali prenderà in carico le donne affette da cancro della mammella, le seguirà e le curerà, sia nel corpo che nello spirito. Chirurghi, radiologi, anatomopatologi, oncologi medici, radioterapisti, psicologi, ingegneri biomedici ed ancora fisioterapisti, infermieri dedicati, data manager, case manager, coordinati da Francesco Abbonante, direttore del Dipartimento di Chirurgia del nosocomio si dedicheranno al benessere della paziente affetta da cancro della mammella.
Dottore Abbonante, secondo le ultime stime tra i cinque tumori più frequenti c’è quello della mammella. 53.500 casi nel 2019 sono ancora troppi. Dalla diagnosi di cancro al seno alla chemioterapia post-operatoria, quando raccomandata, non dovrebbero passare più di 4 mesi. Infatti, tanto più l’attesa è lunga, tanto più la sopravvivenza globale peggiora.
“Quello che lei afferma è triste realtà ed è per questo che il gruppo multidisciplinare della Breast Unit della Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro si impone il compito di accogliere il più precocemente possibile le donne affette da cancro della mammella. E’ stato attivato presso la nostra Azienda un numero dedicato che le donne che palpano un nodulo al seno, possono chiamare. Con la presentazione di una impegnativa con classe di priorità urgente , verranno viste entro tre giorni da una equipe combinata da chirurgo senologo e radiologo interventista che effettueranno la visita, l'ecografia e se necessario mammografia ed esame istologico. Il materiale prelevato verrà processato entro sette giorni in anatomia patologica da specialisti dedicati allo studio della patologia mammaria, e quindi entro massimo dieci giorni dalla percezione della patologia si avrà già una risposta istologica che consentirà l'inizio della cura, che verrà gestita, da chirurgo senologo, chirurgo plastico , oncologo medico e radioterapista in un ordine dettato dalle caratteristiche biologiche della malattia. Inoltre l'equipe è dotata da personale di supporto che avvolge la donna a 360 gradi, dal psicooncologo, al fisioterapista, al genetista per lo studio delle neoplasie indotte da modifiche genetiche, all'ingegnere clinico, al case manager, che ha il primo contatto telefonico con le pazienti, alle infermiere dedicate, autentici angeli custodi delle pazienti nel periodo di cura ospedaliera, al data manager che raccoglie tutti i dati delle pazienti per creare un rapporto diretto anche con la società europea Eusoma, che cura la patologia mammaria. Se non è bruciare le tappe questo..... quindi le donne non hanno più motivo di partire per curarsi, potranno farlo nella massima sicurezza di ottenere il massimo a casa loro, tra i loro cari, nel proprio ambiente”.
Le donne devono arrivare in maniera precoce a farsi controllare il seno. Ora ne hanno la possibilità.
"La Breast Unit è nata già da tempo e i colleghi hanno già cominciato ad interessarsi della patologia mammaria da anni . il primo che parlò di Breast Unit a Catanzaro fu il compianto Carlo Delellis, che era fortemente convinto che la patologia mammaria si poteva debellare solo con un gruppo multidisciplinare, omogeneo che ognuno con la propria professionalità poteva cooperare a debellare il male. E’ succeduta una gestione del collega Francesco Leone, andato in pensione. Da maggio sono coordinatore clinico della Breast Unit, ed ho compreso subito che mi trovavo a capo di un grande gruppo di ottimi professionisti che potevano realmente fare la storia della lotta contro il cancro della mammella in Calabria. Si tratta solo di coordinare l'ottimo lavoro e divulgarlo, soprattutto a vantaggio di chi non conosce questa realtà ed ancora , presa dal terrore, decide di andare lontano dalla terra natia a curare il corpo e lo spirito , terrorizzata dalla malattia. Mi fa un immenso piacere elencare tutti gli ottimi professionisti che formano questo team che mi onoro di dirigere: tra i chirurghi senologi, il dottore Massimo Pisano, il dottore Salvatore Veltri; chirurghi plastici, la dottoressa Vittoria Bellantonio, la dottoressa Lia Congiusta, il dottore Umberto Riccelli; Radiologi interventisti, il direttore della radiologia Bernardo Bertucci, il dottore Luigi Grande, la dottoressa Gilda Fusaro; tra gli anatomo patologi annoveriamo il direttore Luigi Tucci, direttore della struttura , la dottoressa Annamaria Lavecchia e la dottoressa Valeria Zuccalà; per gli oncologi medici, gli specialisti dedicati alla cura del cancro della mammella, la dottoressa Rosanna Mirabelli, direttore della Struttura di Oncologia Medica, la dottoressa Caterina Battaglia, il dottore Guido Carillio, per la Radioterapia il direttore Elvira Mazzei, la dottoressa Caterina Mezzotero, il dottore Pasquale Vitucc. Completano il gruppo multidisciplinare, l'ingegnere clinico Luigi Santaguida, la fisioterapista Nicolina Capicotto, il data manager Francesco Iemma, la case manager Giovanna Pastorello, l’infermiera dedicata Annamaria Corapi". Insomma, per rispondere alla sua domanda, per la prevenzione stiamo facendo di tutto per sensibilizzare l'ambiente. Inoltre, con tutto questo schieramento di forze garantiremo il massimo dell'assistenza".
Una realtà da far conoscere a tutti i livelli
“Ambiamo a diventare un hub regionale nella cura della patologia mammaria. Da noi potranno afferire tutti i professionisti ed i Centri che vorranno trattare la mammella, ormai lo si potrà fare solo nelle Breast Unit , e noi, studiando insieme a loro, garantiremo la gestione più corretta di tutti i casi clinici, che verranno trattati secondo i protocolli Eusoma".
Quali sono state le domande più frequenti in questo primo mese di vita ?
"Tutte le pazienti che chiamano sono terrorizzate del nodulo che palpano, della secrezione del capezzolo , chiedono aiuto, vogliono essere tranquillizzate, e noi siamo subito pronti ad offrire loro una parola di conforto, una boccata di fiducia nel futuro e un immediato contatto con il nostro gruppo, per una precoce visita multidisciplinare".
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