Caso 118. Il gruppo "Viviamo Girifalco": "Un paese dimenticato da Dio e dagli uomini”

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Viviamo Girifalco
  15 aprile 2021 10:19

di MASSIMO PINNA

Dopo la notizia della nuova delibera che ha escluso nuovamente Girifalco come sede di postazione SUEM 118, sostituita da un auto medica e dalla previsione di un soccorso, meglio elisoccorso notturno, interviene il gruppo "Viviamo Girifalco" con i consiglieri comunali Teresa Signorello e Mario Deonofrio.

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“Speravamo in una sorta di grazia che potesse impedire l’ennesimo saccheggio di servizi essenziali che la nostra Girifalco sta subendo da diverso tempo – affermano - effettivamente la grazia è stata concessa ma non al nostro paese. La miracolata del giorno risulta essere Soveria Mannelli che “distrattamente” era stata inserita nell’elenco dei tagli riguardanti il 118”.

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Con delibera n.485 del 13 aprile scorso, la commissione straordinaria dell’Asp, oltre a reintegrare il 118 di Soveria Mannelli, è puntuale nel sottolineare che a Girifalco ed a tutti i paesi limitrofi rimarrà come detto, soltanto la speranza dell’elisoccorso.

“Il fervore iniziale – aggiungono - partito con il consiglio comunale che ha riunito tutti i sindaci del comprensorio (sponsorizzato in pompa magna), si esaurisce appena dopo una settimana con i messaggi subliminali delegati a “professionisti specializzati” che in maniera perentoria affermano: “Non preoccupatevi! L’auto medica ha anche un dottore, e nel caso servisse, l’elicottero può atterrare anche di notte e con la pioggia”. Insomma, “siamo salvi! Se per caso qualcuno dei cittadini di Girifalco, di Amaroni, di Vallefiorita, di Squillace, di Cortale, di Borgia, di San Floro non l’avesse ancora capito – dichiarano - la postazione del 118 di Girifalco sarà eliminata definitivamente”. La causa?

Per Viviamo Girifalco: “i nostri amministratori che non hanno avuto il coraggio e le competenze per poter difendere il loro territorio, i loro cittadini, quei cittadini che in loro hanno riposto fiducia, speranza, aspettative. Gli stessi amministratori che si fregiano di autorevoli conoscenze e di vicinanza politica con illustri rappresentanti del consiglio regionale ma che, nella realtà dei fatti, dimostrano – sottolineano - la loro incapacità di rapportarsi con organismi sovracomunali. Difronte a questo palese sopruso, a casa nostra tutto tace! Nessuno si preoccupa di comunicare ai propri cittadini le sorti della loro salute”.

Ed ancora, “in tutto questo, il presidente del consiglio comunale non ha avvertito – chiedono - il bisogno di convocare un civico consesso urgente per improntare un’azione concreta e comune che coinvolga anche i cittadini, a fronte dell’ennesimo furto di cui la nostra comunità è vittima? Difronte a questo tipo di emergenze, sarebbe bene attivarsi seriamente, invece di rifugiarsi nel sogno Freudiano”

A questo punto, il gruppo Viviamo Girifalco, con a capo Teresa Signorello e Mario Deonofrio, “ritiene sia giunta l’ora di svegliarsi e di riaffermare la centralità del nostro paese che, di questo passo, sparirà anche – denunciano - dalla cartina geografica della Calabria! Non faremo sconti a nessuno e ci uniremo a tutti i cittadini che pretendono che il loro DIRITTO ALLA SALUTE venga rispettato. Chi non è in grado di tutelarlo, se ne vada a casa – concludono - noi rimaniamo a fianco di Girifalco e di tutti i Girifalcesi!”.

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