Caso migranti a Riace: Soumahoro, Lucano e le cooperative con stessa sede legale a Rende

di PAOLO CRISTOFARO

Un filo sottile, emerso recentemente, avrebbe legato le cooperative della famiglia di Aboubakar Soumahoro, deputato autosospeso dell'Alleanza Verdi e Sinistra, al mondo dell'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, arrestato e poi condannato dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi per vari reati legati al sistema di accoglienza per migranti che gli aveva dato notorietà. A contestualizzare il legame, come riportato da La Repubblica, è stato Angelo Tripodi, capogruppo della Lega nel consiglio regionale del Lazio. Un legame che si sarebbe concretizzato in Calabria e precisamente a Rende.

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Stando a quanto riferito da Tripodi - e ripreso da Clemente Pistilli su La Repubblica - nel consorzio "Aid", riconducibile alla famiglia di Soumahoro, sarebbe stato impegnato Carmine Federico, al vertice anche della cooperativa "Promidea" e indagato dalla Corte dei Conti della Calabria proprio insieme a Mimmo Lucano. C'è di più. Il consorzio "Aid" e la "Promidea" avrebbero avuto per un certo periodo la sede legale nel medesimo luogo, a Rende e quindi in Calabria.

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Il consorzio, secondo quanto emerso, avrebbe avuto sede legale a Rende tra il 2009 e il 2014. Tra le firme dei documenti riferiti a quel periodo di gestione vi sarebbe inclusa anche quella di Maria Therese Mukamitsindo, suocera del deputato autosospeso Soumahoro. La Corte dei Conti a Lucano, Federico ed altri aveva contestato un danno erariale superiore ai 5 milioni di euro. 

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