A circa un mese dal suo insediamento quale direttore del Parco Archeologico di Sibari, visita di cortesia in Comune dell’archeologo Filippo Demma, ritenuto tra i massimi esperti internazionali in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. Ad accoglierlo nel Palazzo di Città, il sindaco Gianni Papasso, il presidente del consiglio comunale, Lino Notaristefano e gli assessori Anna Maria Bianchi ed Elisa Fasanella.
L’incontro tenutosi nella stanza del primo cittadino, si è sviluppato all’insegna della cordialità, con gli amministratori cassanesi che oltre a porgere il saluto di benvenuto, hanno augurato buon lavoro all’ospite nel suo nuovo prestigioso incarico. Il confronto che ne è seguito, si è rivelato alquanto proficuo soprattutto ai fini della collaborazione che dovrà caratterizzare i rapporti tra le due istituzioni. Come si ricorderà, il Ministro Franceschini, un anno fa aveva assegnato al sito archeologico di Sibari, tra i più vasti del Mediterraneo, l’autonomia scientifica, di ricerca, gestionale, amministrativa e finanziaria, evidenziando che tale scelta era stata ritenuta indispensabile per determinare una maggiore tutela, salvaguardia, rilancio e valorizzazione sia del Museo che del Parco Archeologico dell’antica Polis, capitale della Magna Graecia. Il direttore Demma, al suo primo incarico dirigenziale, nel suo dire, oltre a definirla come una “sfida entusiasmante”, ha sottolineato l’importanza dell’autonomia per il sito in questione, che però, ha aggiunto, dovrà essere riempita di contenuti. Tra le criticità colte al suo arrivo nella sede sibarita, Demma ha evidenziato soprattutto quella prioritaria dovuta alla carenza di personale, che nonostante la disponibilità di risorse finanziarie, quanto meno se non impedisce, condiziona, almeno in questa prima fase, di procedere a programmazione di interventi da progettare e realizzare per valorizzare e rilanciare così come merita l’insediamento archeologico di Sibari.
Obiettivo primario del neo direttore del Museo e del Parco Archeologico, è, infatti, quello di poter scrivere una nuova pagina culturale e archeologica tesa a far risorgere Sibari. Il confronto tra le parti, ha interessato anche la proposta di iscrizione di Sibari nella lista per il riconoscimento Patrimonio Unesco, per la quale, consci delle difficoltà esistenti per centrare l’ambìto obiettivo, è stata concertata una serie di iniziative da promuovere al fine di trovare il giusto sostegno tra le autorità competenti e nelle sedi deputate. Si è parlato anche di ripresa di campagne di scavo, mediante l’utilizzo di moderne tecnologie, per riportare alla luce segni importanti dell’antica Sibari, tra cui il teatro greco, di messa in sicurezza mediante l’istallazione di impianti di videosorveglianza del sito archeologico, della illuminazione di percorsi suggestivi dell’area archeologica, della realizzazione, nell’ambito delle opere di compensazione previste nel progetto dell’Anas, di un ponte di collegamento sulla SS 106 che colleghi Casa Bianca con il Parco del Cavallo e anche di adattare spazi in adiacenza degli scavi per ospitare eventi culturali per la prossima stagione estiva. Il sindaco Papasso, prima di congedarsi ha assicurato al direttore Demma la massima collaborazione per un percorso insieme con l’obiettivo di rilanciare e valorizzare il singolare patrimonio archeologico di Sibari.
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