"Torna, dal 29 agosto al primo settembre, “CIVITA...nova”, la manifestazione che coniuga, nel rione Civita di Castrovillari- il salotto buono della città-, “cuore” dell’antica residenzialità ai “piedi” del Pollino, il patrimonio storico con quello antropologico, quelli che caratterizzano la sua vita culturale, sociale ed economica."
Ad affermarla una serie di azioni in programma, a partire dal manifesto che accompagna gli inviti ad essere presenti, numerosi come sempre, e riprende lo stupendo presepe (ubicato nel Protoconvento francescano) dell’artista locale Gianni Cherillo con la grafica di Claudio Regina, espressioni di sensibilità che desiderano includere.
La presentazione dell’evento si è tenuto sabato mattina 24 agosto proprio nel chiostro dell’antico Protoconvento. Portato avanti e sostenuto dall’Amministrazione comunale, che si avvale della preziosa direzione artistica della Pro Loco e della collaborazione di altre associazioni, la quattro giorni, così, è pronta ad offrire le capacità d’arte di strada tra percorsi artigianali ed enogastronomici abbracciati da più iniziative e mostre sulla tradizione, oltre che da un convegno sui fondi europei per lo sviluppo della cultura e dei territori, fondamentali per le nostre vocazioni.
A precisare questa creatura adulta, sintesi della forza identitaria che trasmette il popolo castrovillarese insieme ad altre manifestazioni che la completano durante l’anno, con identica tensione ed amore, il Sindaco , Domenico Lo Polito, il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli, il delegato del Comune, Franco Pirrera, il direttore artistico, Gerardo Bonifati, e il presidente del consiglio, Piero Vico.
Una serie di contributi che hanno affermato, in più modi, il lavoro congiunto, educativo e continuo per tale realtà ed appartenenza che impreziosiscono tutte le cose come le tante progettualità dedicate e premiate dalla Regione, con il Ministero per i Beni Culturali e l’Unione Europea, grazie le associazioni redattrici di progetti ed il Comune, affermano in un susseguirsi di obiettivi raggiunti per una rivitalizzazione dell’esistente a partire dalle impronte storiche che si perpetuano.
"Opportunità- è stato detto inoltre- per promuovere il carattere turistico della città Festival (pronto a divenire Fondazione per essere più incisiva) e dei Festivals , com’è stata battezzata per le iniziative che annovera, e richiamare l’energia di questo luogo antico , pregno di tracce e tra i borghi storicizzati di Calabria per quel lavoro serio e continuo svolto a più mani sulla crescita dei beni culturali e delle tradizioni locali.”
L’appuntamento è ancora una volta, così, uno strumento per una maggiore conoscenza ed offerta delle specificità esistenti.
Sono quelle che si legano alle eccellenze, alle usanze, alle produzioni tipiche e forze che declinano quel modo di tramandare le vocazioni su più fattori e, come testimonia ogni cosa che viene suscitata e ideata qui’, per dare sostanza e continua dignità all’appartenenza con le intuizioni di donne e uomini appassionati alle proprie radici.
“L’edizione pronta ad animarsi, è dunque ancora un riaffermare, con maggiore determinazione, anche in maniera innovativa, queste orme ( proprio come quelle che lasciamo per terra e spesso ricerchiamo per ritornare in un luogo che ci ha particolarmente colpiti ) in quel camminare, senza sosta, spinto dal desiderio di scoprire ciò che lo desta, pure per quel gusto- in questo caso senza mai allontanarsi dall’essenza- di riconsegnare ragioni e Cuore di siffatto dedicarsi alla rigenerazione possibile e diffuso dell’esistente ereditato.”
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