Castrovillari. Detenuto tenta di strangolare un agente con il filo del telefono

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Un detenuto già sottoposto a TSO. Durante e Bellucci ( S.A.P.Pe.): "Ha finito di scontare la pena, perché non era in una struttura diversa, come la REMS?"

  22 settembre 2021 12:34

"Questa mattina, nel carcere di Castrovillari, un detenuto italiano che dal dicembre 2020 ha finito di scontare la pena e dovrebbe essere internato in altra struttura, probabilmente una REMS (Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), per scontare la misura di sicurezza prevista, ha aggredito un sovrintendente della polizia penitenziaria ed ha tentato di strangolarlo con il filo del telefono. Si tratta  di un detenuto già sottoposto a TSO, con un curriculum di aggressioni al personale molto elevato". 

"Ci chiediamo come sia possibile che questa persona continui a rimanere in una struttura detentiva - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del S.A.P.Pe. e Damiano Bellucci, segretario nazionale - considerato che ha finito di scontare la pena e dovrebbe restare in una struttura diversa, come la REMS. Questi sono i disastri causati dalle scelte politiche degli ultimi anni, come quella di chiudere gli OPG, ospedali psichiatrici giudiziari. Ci riferiscono, tra l'altro, che in Calabria ci sarebbero alcune persone prosciolte per infermità di mente che non trovano posto nelle REMS. Chiediamo che vengano assunte urgenti iniziative per affrontare la problematica della presenza negli istituti di pena di persone con problematiche psichiatriche".

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