Castrovillari, il sit-in davanti alla Procura sulla prosecuzione dell'inchiesta sui vaccini scaduti

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  04 giugno 2025 19:59

Il 17 giugno alle 9.30 si terrà di fronte alla Procura di Castrovillari una manifestazione organizzata dal Comitato Oltre, dall’associazione nazionale Popolo Unito APS e da OSA polizia.

In quella giornata, infatti, si discuterà dinnanzi al GIP sulla prosecuzione dell’inchiesta sui vaccini anticovid scaduti somministrati nell’hub di Corigliano Rossano riguardo ipotesi di reato quali falsità in atti per la difformità dei numeri dei lotti registrati sui certificati personali e sui registri dell’ASL, lesioni gravi ai pazienti danneggiati, a cui si potrebbero aggiungere: commercio e somministrazione illecita di vaccini guasti, truffa aggravata continuata, omicidio con dolo eventuale e associazione a delinquere.

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A queste ipotesi di reato si aggiunge il consenso informato sottoscritto da infermieri rilevato nello stesso contesto, che può essere ascritto alla fattispecie di reato di arbitrarietà di trattamento medico, falsità ideologica, in quanto trattamento compiuto in violazione della sfera personale del soggetto e del suo diritto di decidere in merito al proprio corpo.

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Il consenso informato deve essere infatti firmato dai medici per come stabilito dalla legge 219/2017, per cui, se firmato da infermieri nullo.

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La manifestazione è per chiedere al Procuratore di Castrovillari di voler applicare agli indagati la misura cautelare della sospensione dal servizio, onde evitare che il reato sia reiterato.

Ricordiamo che sono stati sospesi e finanche incarcerati medici che hanno salvato i pazienti adottando il principio di precauzione conferendo esenzioni dai vaccini anticovid, mentre professionisti su cui gravano ipotesi di reato di tale entità di continuano tranquillamente ancora ad inoculare.

Giorno 17 giugno davanti alla Procura di Castrovillari ci saranno tutti i Comitati e le associazioni calabresi, poliziotti danneggiati, a chiedere verità e giustizia. Prevista la presenza di Antonio Porto (OSA polizia) e di Marianna Canè (redazione di “Fuori dal Coro”).

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