Catanzaro. Dopo il ritrovamento di Cesare, la famiglia Piterà Quattromani dice "grazie a tutta la città"

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images Catanzaro. Dopo il ritrovamento di Cesare, la famiglia Piterà Quattromani dice "grazie a tutta la città"

  20 giugno 2021 18:07

di TERESA  ALOI

La voce trema ancora. Sarà l'emozione, la gioia di averlo riabbracciato. O colpa  di quell'adrenalina che fa fatica a "riassorbirsi". Sicuramente  è la fine di un incubo. Cesare Piterà Quattromani, l'82enne che per due giorni non è rientrato casa, ritrovato stamattina, sta bene. In ospedale dove è stato trasferito è stato sottoposto a tutti gli esami che hanno confermato il suo buon stato di salute. 

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"Abbiamo vissuto con grande angoscia - sottolinea la nuora Roberta Squillace, la moglie del figlio Roberto - ma alla fine tutto si è risolto. Un ringraziamento particolare va al commissario Giorgio Pezzuto, alla Polizia di Stato, a tutti i vigili del fuoco, ai volontari dell'associazione "Gli Angeli della Sila Edelweiss" e ai tre ragazzi Gianluca e Marco Rappoli e Giuseppe Colombo che hanno ritrovato mio suocero. Ma anche a tutti i parenti, amici, conoscenti che ci hanno supportato in questi 2 lunghi giorni". 

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Già tutti. Perché un'intera città si è stretta attorno alla famiglia Piterà Quattromani nella speranza, fortunatamente non rimasta tale, di riabbracciarlo. 

"Sono stati due giorni lunghissimi - racconta Roberta - era uscito per buttare la spazzatura e già dopo la prima mezz'ora, non vedendolo rientrare abbiamo capito che era successo qualcosa". Da lì, immediatamente si è messa in moto  la macchina dei soccorsi. "Abbiamo telefonato ai vigili del fuoco e alla polizia". Un post sulla piazza virtuale di Facebook ha fatto il resto. Poi i volantini affissi ovunque. 

Arriva la notte. La prima. La più lunga. Alcune segnalazioni, risultate poi non veritiere davano nonno Cesare a santa Maria. Poi vicino casa. Poi ancora  sul lungomare di Lido.  Amici, parenti, conoscenti, anche gente estranea,  lo cercano ovunque. La zona dietro casa, siamo a Viale de Filippis, viene battuta palmo a palmo. Di lui nessuna traccia. Lo chiamavano a gran voce. Nulla. 

Eppure lui era lì. Caduto nella scarpata. Ha dormito per la maggior parte del tempo, dirà poi ai suoi soccorritori ai quali darà con estrema lucidità le sue generalità. Ma ormai tutti conoscono quel cappello rosso e quella maglietta gialla. 

Cesare Piterà Quattromani è vivo. E sta bene. Per due giorni, dopo essere scivolato ha dormito "infastidito solo dagli insetti".  

 

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