Lettera di un gruppo di genitori e delle docenti della 3° A primaria dell’I. C. Patari-Rodari – Gagliardi
Catanzaro al sig. Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, al sig. Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito alla diatriba tra Comune e Tar sulla chiusura delle scuole della settimana scorsa.
"Illustrissimo sig. Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Illustrissimo sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, Illustrissimo sig. Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, Illustrissimo sig. Ministro della Salute Roberto Speranza
il linguaggio non sarà aulico come le lettere che si ricevono normalmente, ma è scritta con il cuore. Le scrivo a nome mio, di tutti i genitori e del corpo docente della classe 3 A scuola primaria e di un gruppo di genitori dell’IC Patari/Rodari/Gagliardi di Catanzaro, in Calabria, per denunciare ciò che sta avvenendo nella nostra città. Da un paio di settimane a questa parte cittadini, alunni, genitori, docenti stiamo assistendo al “valzer delle scuole chiuse/aperte, aperte/chiuse”.
In questo periodo il Tar della Calabria ha accettato il ricorso fatto da un manipolo di genitori (5) contro due ordinanze, una Regionale e una Sindacale, sulla chiusura delle scuole, con conseguente annullamento delle ordinanze stesse. Nel giro di poche ore dall’ultimo annullamento che ha riguardato l’ultima ordinanza Comunale, il Sindaco ha predisposto una nuova ordinanza, anche questa subito impugnata e per la quale è stato presentato riscorso. Questa volta, però, il Tar si è guardato bene dall’accettare il ricorso e lo ha rigettato con la seguente motivazione:
-“Ritenuto, pertanto, in sede di comparazione degli interessi in gioco e tenuto conto del numero ridotto di giorni di lezioni in presenza concretamente fruibili da parte degli utenti del servizio scolastico fino al 31/3 p.v., ritenere in via eccezionale prevalente quello, riconducibile al diritto alla salute, volto a limitare, mantenendo la chiusura delle scuole, il potenziale incremento delle richieste di attività di contact tracing rivolte al Dipartimento di Prevenzione - Tutto ciò è INACCETTABILE e IRRISPETTOSO!!!
INACCETTABILE perché non si può giocare con la salute di studenti e docenti. L’Art. 32 della Costituzione parla chiaro: - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività Conosce bene la situazione della mia martoriata terra di Calabria con la sua sanità allo sbando, con dati COVID non confortanti, terapie intensive al collasso, vaccini che scarseggiano e l'organizzazione
delle Asp che fa acqua da tutte le parti, come si può permettere la riapertura delle scuole, luogo di incontro giornaliero di persone non vaccinate che corrono il rischio di contagio non solo per loro, ma anche per le loro famiglie?
Nella nostra città non c’è ancora un HUB vaccinale costituito e attrezzato. Se ne è iniziato a parlare dopo la venuta in Calabria del Generale Figliulo, ma ancora il tutto è in alto mare e i docenti che riescono a prenotarsi faranno il vaccino in comuni limitrofi o addirittura in altre province. In più da lunedì saremo in zona rossa…. Come si può accettare tutto questo? E come si può solo pensare di riaprire le scuole con questa situazione di instabilità istituzionale e senza un barlume di sicurezza? IRRISPETTOSO nei confronti dell'ISTITUZIONE SCUOLA, quale centro di aggregazione e del sapere per antonomasia. Fucina di giovani menti che saranno la classe dirigente di domani.
L’istituzione scuola è una macchina complessa!! Questo valzer comporta destabilizzazione non solo degli alunni, ma anche del corpo docente che prepara lezioni, modifica orari e che in questo anno di pandemia non ha gettato la spugna, ma è stato sempre vigile e presente, speranzoso e confortante con i suoi alunni nella speranza di poterli vedere finalmente tornare nelle loro aule in sicurezza. Alla luce di quanto esposto, chiediamo che in Calabria venga fatta chiarezza, che le Istituzioni locali forniscano alla comunità dati certi, che le Asp riescano a superare le défaillance che stanno attraversando per far sì che noi genitori, primi responsabili della salute dei nostri figli, saremo più rassicurati nel far rientrare i bambini a scuola in PRESENZA e in piena SICUREZZA non solo per loro, ma anche per il corpo docente e per tutto il personale scolastico. Con stima e gratitudine".
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