Catanzaro. I sottili equilibri al Comune: dalla verifica di maggioranza fino all'ipotesi rimpasto

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Palazzo De Nobili
  03 febbraio 2021 17:57

di GABRIELE RUBINO

Consiglio comunale rinviato e riunione con i maggiorenti del centrodestra fissata per lunedì. La maggioranza del Comune di Catanzaro è in ebollizione. Il voto segreto sul presidente del collegio dei revisori di qualche settimana fa ha aperto la strada a un nuovo riassetto degli equilibri interni. La pratica non sarà affrontata domani (e peraltro, a livello amministrativo, non è certo secondario poiché senza il parere dei revisori molte delibere si bloccano) perché prima vanno risolti i nodi politici. E non sono pochi: l'Udc chiede un assessore in Giunta, l'asse con Forza Italia come si comporta con la coalizione? La divisione nel gruppo Catanzaro con Abramo, con la pattuglia del consigliere regionale Filippo Mancuso sarà certificata o resterà anestetizzata?

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I capigruppo di maggioranza hanno deciso di rimandare tutto (oltre al Consiglio previsto per domani) al 'tavolo' allargato di lunedì prossimo. Oltre a loro, ci saranno anche i big: il sindaco Sergio Abramo, Domenico Tallini per Forza Italia e Baldo Esposito per Catanzaro da Vivere. Di fatto si è aperta una fessura per una 'verifica'. E nelle verifiche tendenzialmente ci si conta. Abramo non vorrebbe l'accentuazione di divisioni, anche se non è molto propenso ad ascoltare le singole richieste sugli assessorati. Meglio decidere più complessivamente se ci sono le condizioni per rilanciare l'attività amministrativa che, negli ultimi mesi, è stata parecchio disturbata anche da fattori esterni. Ma le pressioni su una rivisitazione della Giunta restano ancora in piedi. 

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Tracciare una geografia dei gruppi consiliari è esercizio complesso. Ad ogni modo, salvo ripensamenti o successivi aggiustamenti, potrebbe essere questa: Catanzaro con Abramo ha una componente di tre (Giuseppe Pisano, Fabio Talarico e Francesco Gironda) più vicina al sindaco, al suo interno c'è poi quella di Filippo Mancuso che può contare su Rosario Mancuso, Demetrio Battaglia, Luigi Levato, Carlotta Celi e la vicinanza di Eugenio Riccio (adesso nel misto). Forza Italia ha Roberta Gallo, Giulia Procopi, Rosario Lostumbo e Antonio Angotti; le sue costole sono Obiettivo comune con Andrea Amendola e Manuela Costanzo e Officine del Sud con Lorenzo Costa. Catanzaro da Vivere ha Marco Polimeni, Ezio Praticò, Antonio Mirarchi, Antonio Ursino e anche se con Fi potrebbe contare sulla vicinanza di Giuliano Renda. E poi c'è l'Udc con Antonio Triffiletti, Giovanni Merante e Enrico Consolante. 

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Proprio un anno fa, a seguito dell'esplosione dell'inchiesta sulle commissioni consiliari e prima della presa di coscienza della pandemia, si aprì una crisi politica. Allora, la questione si è risolta con un semplice lifting: l'ingresso in Giunta dell'attuale vicesindaco Gabriella Celestino, con Ivan Cardamone che ha mantenuto le deleghe al Patrimonio e alla Cultura. Già allora, i cambiamenti potevano essere più sostanziali e numerosi. Magari, un anno dopo ci saranno nuovi incastri.  

LEGGI QUI Il rinvio del Consiglio comunale

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