Catanzaro, inizia il nuovo Anno pastorale: ecco tutte le nomine nella Diocesi (I NOMI)

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  21 settembre 2022 13:24

di TERESA ALOI

Don Salvino Cognetti è il nuovo vicario generale. La conferma dell'anticipazione è arrivata  dall'arcivescovo della Diocesi Catanzaro Squillace, monsignor Claudio Maniago.

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LEGGI ANCHE QUI. Diocesi di Catanzaro, don Salvino verso la nomina di vicario generale

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Don Salvino Cognetti, sacerdote di grande spessore culturale, fondatore negli anni novanta della Scuola Diocesana di formazione all'impegno sociale e politico, profondo conoscitore della dottrina sociale della Chiesa. 

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L’Arcivescovo della diocesi Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago ha poi proceduto con altre nomine con cui si intende riattivare la Curia. Nomine arrivate al termine della tre giorni  di studio e di riflessione promossa dal presule rivolta ai presbiteri e ai diaconi per preparare l’avvio del nuovo Anno Pastorale.

LE ALTRE NOMINE

  • Coordinatore della Cancelleria: Don Lino Tiriolo che si affiancherà a don Stephen Achilihu e don Davide Riggio già presenti nell’organico;
  • Delegato per la Pastorale: don Ivan Rauti;
  • Delegato per i Presbiteri e i Diaconi Permanenti: Mons. Francesco Isabello;
  • Delegato per i Laici: Dott.ssa Iolanda Tassone;
  • Economo Diocesano: viene confermato don Pasquale Gentile;
  • Ufficio Catechistico: don Michele Fontana, già responsabile e verrà affiancato da don Ferdinando Fodaro;
  • Ufficio Liturgico: don Raffaele Zaffino;
  • Caritas Diocesana: viene confermato don Roberto Celia;
  • Ufficio Beni Culturali: viene confermato don Maurizio Franconiere nel Settore Beni Mobili e del Museo Diocesano di Catanzaro Diocesano e don Rino Grillo per l’Edilizia di Culto;
  • Servizio Diocesano della Pastorale Giovanile: Sig. Francesco Costa e Sig.a Ilaria Badolato e saranno affiancati da due sacerdoti.

    L’Arcivescovo, infine, si è riservato di provvedere alla riorganizzazione degli uffici mancanti nel prossimo futuro.

    I LAVORI DELLA TRE GIORNI

Si è conclusa, questa mattina a Torre di Ruggiero, la tre giorni di aggiornamento teologico-pastorale, che ha visto il clero dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace impegnato nell’approfondimento del tema sulla tutela dei minori e sul sinodo e nell’ascolto di alcune indicazioni dell’Arcivescovo riguardanti la Diocesi.

La riflessione della prima giornata è stata curata da don Gianluca Marchetti, della diocesi di Bergamo, Membro del Consiglio di Presidenza del Servizio Nazionale della Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili, costituito dal Consiglio Permanente della CEI nel 2018.

Ha curato uno dei tre sussidi per i formatori, gli educatori e gli operatori pastorali dal titolo “Buone prassi di prevenzione e tutela dei minori in parrocchia”, nel quale don Gianluca propone, più che un manuale d’azione, uno stile di lettura della realtà e progettazione pastorale condivisa che, attraverso l’individuazione delle buone prassi più adatte alla specifica realtà locale, possa consolidare un ambiente sicuro per la migliore crescita e maturazione dei più piccoli.

In serata, inoltre, don Gianluca ha incontrato gli insegnanti di religione, i catechisti, gli operatori pastorali e quanti sono a contatto con i minori, proponendo ad essi la sua riflessione sul tema della tutela dei minori.

Nella seconda giornata è stato il turno di don Francesco Zaccaria, Segretario dell’Ufficio Pastorale Diocesano di Conversano-Monopoli e Professore di Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica Pugliese, il quale ha presentato il vademecum e il testo con le prospettive per questo secondo anno di cammino sinodale.

Dopo aver spiegato in prospettiva teologica e spirituale il cammino sinodale, don Francesco  ha presentato il testo di riferimento: i cantieri di Betania, nato dalla consultazione del popolo di Dio, svoltasi nel primo anno di ascolto, strumento che intende coinvolgere anche coloro che ne sono rimasti fuori.

Al termine della tre giorni, l’Arcivescovo nella prima parte del suo intervento ha fornito una sintesi sui lavori di aggiornamento che hanno registrato la presenza di presbiteri e diaconi individuando anche alcuni punti fermi che caratterizzeranno il suo ministero.

 

 

L’Arcivescovo, infine, si è riservato di provvedere alla riorganizzazione degli uffici mancanti nel prossimo futuro.

 

 

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