Cesare Battisti dal carcere di Rossano: "Qui mi sento in pericolo. Nella mia sezione anche detenuti per terrorismo islamista" 

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images Cesare Battisti dal carcere di Rossano: "Qui mi sento in pericolo. Nella mia sezione anche detenuti per terrorismo islamista" 

  18 settembre 2020 23:12

 L'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo Cesare Battisti si sente in "pericolo" nel carcere di Rossano (Cosenza), in Calabria, dove è stato trasferito nel reparto Alta Sicurezza AS2 per scontare l'ergastolo per 4 omicidi e altri gravi reati, dopo essere stato recluso dal 2017 a Oristano.

Lo scrive lo stesso Battisti in una lettera inviata ai propri legali, Gianfranco Sollai e Davide Steccanella, alla direzione del carcere calabrese e al garante nazionale dei detenuti. Nella missiva, il cui contenuto è stato diffuso dall'avvocato Sollai,

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Battisti dice di non volersi esprre al pericolo del "terrorismo islamista che può essere reppresentato dai detenuti nella sezione As2 nel quale mi trovo". E ricorda di essere "stato minacciato da membri di Al Qaeda nel 2004" quando si trovava nel carcere parigino de La Santè, "per avere preso posizione pubblica contro il velo islamico e l'atroce discriminazione delle donne", e poi una seconda volta nel 2015 "per avere pubblicamente criticato operato dell'Isis in Siria".

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Inoltre l'ex Pac, spiega che da marzo stra scrivedno "un libro che tratta la carneficina dell'isola nel Rojava (nord est Siria, ndr)". Nel frattempo Sollai, che parla di "trasferimento assurdo" e di "trattamento non consono al suo reale stato e ulteriormente penalizzante", annuncia che verrà nuovamente proposta l'istanza per il declassamento come detenuto di alta sorveglianza.

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