Cgil: "Si apre un varco di luce per gli ex lavoratori precari impegnati nei servizi di pulizia delle scuole"

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Lavoratori pulizie scuole
  05 agosto 2020 12:13

"Con l’approvazione del Decreto Rilancio si apre un varco di luce per gli ex lavoratori precari impegnati nei servizi di pulizia delle scuole. Da settembre a dicembre, infatti, tutti i rapporti di lavoro part time diventeranno full time. E’ quanto si è stabilito con l’approvazione di un emendamento in commissione Bilancio. Una piccola conquista, ma che non ci basta". Così in una nota stampa congiunta di Giuseppe Guido, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, Andrea Ferrone, segretario generale FILCAMS CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e Gilda Casciaro, segretario FLC CGIL provinciale.

"Come CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, Filcams comprensoriale e FLC provinciale - proseguono i sindacati -  ci batteremo affinchè la grave ingiustizia, la “macelleria sociale” compiuta con l’internalizzazione del servizio e dei lavoratori sia cancellata e che il full time sia riconosciuto a tutti i lavoratori addetti alla pulizia delle scuole. Com’è risaputo i lavoratori precari ex Lsu impegnati nelle pulizie delle scuole sono stati assunti nel 2001 e fino allo scorso 28 febbraio hanno lavorato in regime d’appalto. Erano assunti a tempo indeterminato per 35 ore settimanali. Quasi tutti lavoravano nel loro territorio e percepivano una paga mensile che si aggirava intorno ai 1000 euro".

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"Dal 1° marzo, - si legge ancora sulla nota - con l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori, per la quasi totalità dei lavoratori addetti alle pulizie nelle scuole, le cose sono cambiate in maniera molto negativa. Circa 200 dei mille e duecento addetti calabresi, cento nella sola provincia di Cosenza, sono rimasti disoccupati perché “non avevano i requisiti”. Oggi sono in cassa integrazione e senza un futuro in quanto si tratta di persone con un’età avanzata e, al momento, non vi è alcuna proposta per recuperarli.
Anche per coloro che sono stati “assorbiti” dall’internalizzazione le cose sono fortemente peggiorate.Ben 790 lavoratori su 1007, quasi tutti monoreddito, si sono visti applicati un contratto di lavoro part time di 18 ore settimanali con una paga quasi dimezzata che si aggira intorno ai 600 euro, con l’aggravante che molti di loro sono stati costretti spostarsi nella provincia, a centinaia di chilometri dalla propria residenza, con notevole aggravio di costi che mettono in gravissima difficoltà economica ed esistenziale se stessi e le proprie famiglie.In provincia di Cosenza, su 506 lavoratori addetti alle pulizie, solo 60 hanno avuto riconosciuto il full time. Una situazione drammatica e paradossale che, la Filcams CGIL, ha denunciato nel corso dell’iniziativa “Internalizzazione Si Licenziamenti No. La complessa situazione della provincia di Cosenza nell’appalto delle pulizie scolastiche” tenutasi lo scorso 10 febbraio a Sibari".

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"Con l’inizio del prossimo anno scolastico, visto che bisognerà garantire il rispetto di tutte le prescrizioni e le disposizioni anti Covid-19, i contratti di lavoro part time, così si è deciso con l’approvazione di un apposito emendamento in commissione Bilancio che prevede una spesa di meno di 19 milioni di euro, diventeranno, fino al 31 dicembre, full time.  Una notizia che ci rallegra, - concludono Guido, Ferrone e  Casciaro  - ma che riteniamo assolutamente insufficiente. Come CGIL CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, FILCAMS comprensoriale e FLC provinciale chiediamo al Governo il riconoscimento del full time a tutti i lavoratori non solo fino al prossimo 31 dicembre, ma per sempre. Su questa richiesta, non arretreremo di un solo centimetro e terremo di sicuro alta la mobilitazione e l’attenzione".

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