Cinema. Successo per "Freaks out", film di Gabriele Mainetti girato anche a Camigliatello Silano

di CLAUDIA FISCILETTI

Profuma anche un po' di Calabria il nuovo film di Gabriele Mainetti, 'Freaks out'. Da quando è uscito nelle sale, il 28 ottobre 2021, ha messo d'accordo tutti, dalla critica al pubblico. Commenti positivi sono fioccati da recensioni autorevoli quanto dai commenti sui social, qualcuno ha anche commentato con un "il cinema italiano non è morto e puo' ancora fare tanto". Un riflessione con cui non si puo' che concordare, soprattutto dopo aver visto il film.

Con una scena madre ambientata nella caratteristica stazione di Camigliatello Silano, grazie anche alla collaborazione di Ferrovie della Calabria e della Calabria Film Commision, la pellicola di Mainetti si aggiudica velocemente la definizione di kolossal. Una pellicola fatta di supereroi tutti nostrani, che parlano il loro dialetto, come se il vero superpotere stia nella loro unicità, nelle loro radici. Uno stile, quello di Mainetti, che il regista aveva già sperimentato con successo nel suo primo lungometraggio, 'Lo chiamavano Jeeg robot'.

La Calabria non è solo rappresentata nei luoghi, ma anche nel cast. L'attore cosentino Max Mazzotta ricopre il ruolo del 'Gobbo', leader di un gruppo di partigiani con menomazioni fisiche, denominato 'I Diavoli storpi', di fondamentale importanza per lo sviluppo della trama.

Freaks out, come si puo' immaginare, pur trattando un tema fantasy attinge comunque a fatti storici realmente accaduti quale il rastrellamento a Roma fatto dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, e segue le vicende di quattro amici circensi dotati di poteri speciali, Matilde (Aurora Giovinazzo), Cencio (Pietro Castellitto), Fulvio (Claudio Santamaria) e Mario (Giancarlo Martini) – che, rimasti privi del loro capo Israel (Giorgio Tirabassi), sparito nel nulla, cercheranno a loro volta una via di fuga. 

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