Codacons a Sorical: "Incarnato ci quereli o si dimetta"

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Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale di Codacons
  23 luglio 2019 14:35

"Non è il Codacons ad arrivare in ritardo ma è il Commissario Liquidatore di SoRiCal ad avere un grave problema di memoria.
Da qualche mese, infatti, l’on. Incarnato sente il bisogno di spiegare “urbi et orbi” che gli adeguamenti per le tariffe idriche sono in capo ad una autorità statale, ovvero l’ARERA.
Tuttavia, a differenza dello smemorato di Collegno, che non ha mai riacquistato la memoria, l’on. Incarnato, finalmente dopo più di un decennio, prende atto della competenza statale per adeguare le tariffe.
Meglio tardi che mai - sostiene Francesco Di Lieto del Codacons - infatti la competenza statale sussiste dal lontano 1994.
Certo dispiace che l’attuale informatissimo Commissario Luigi Incarnato non abbia potuto suggerirlo al “disinformato” Assessore Luigi Incarnato.
Infatti è davvero strano che l’allora Assessore Incarnato ignorasse che gli adeguamenti per le tariffe idriche fossero di competenza statale, tanto che nel 2009 è stata addirittura la Corte Costituzionale a bacchettare la nostra Regione.
Ed infatti la Regione Calabria aveva proposto, udite udite, un ricorso per legittimità costituzionale.
“La competenza ad aumentare le tariffe spetta alla Regione e non allo Stato - urlava l’on. Incarnato”.
Che figuraccia quando la Consulta ha, invece, affermato la competenza statale.
Che figuraccia quando lo ha precisato la Corte dei Conti.
Che figura da … smemorati quanto finanche il Comitato di consulenza giuridica della stessa Regione, rimarcando le cavolate fatte in passato, sollecitava la Regione a provvedere a restituire i soldi ai Calabresi.
Non vogliamo credere che l’on. Incarnato abbia dimenticato che in quegli anni era proprio lui l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici e non poteva non sapere che fino a tutto il 2009 gli incrementi per le tariffe dell’acqua erano stati determinati con atti regionali e addirittura nel 2008 direttamente dalla SoRiCal…esattamente il contrario di quanto impone la legge e di quanto, oggi, ripete ossessivamente il buon Incarnato.
“Commissario, per evitarLe la fatica di risponderci a mezzo stampa, visto che non ha tempo per riceverci - conclude Di Lieto - Le rinnoviamo l’invito: se diciamo il falso ci quereli, altrimenti si dimetta e si ripristini la legalità tariffaria nella nostra regione”.

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