ll presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto stigmatizza in toto la gestione dell’Assemblea del Consorzio di Vibo Valentia
28 novembre 2019 15:43“Il dottor Domenico Piccione nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica di Vibo Valenzia che si sono svolte domenica 24 novembre u.s., ha inaugurato o meglio si è inventato “nuove regole” che a suo parere sovraintendono ad una sana competizione elettorale. Lo ha fatto, sia nella fase di presentazione delle liste e programmi che in quella di gestione del procedimento elettorale durante e dopo”.
E’ netto e non da adito a dubbi, il giudizio del Presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto , che stigmatizza in toto la gestione dell’Assemblea del Consorzio di Vibo Valentia che, aggiunge, “invece di essere un’Assemblea di un Ente Pubblico, seppur gestito da privati e che vede al voto quindi i consorziati si è dimostrata a guisa dell’azienda privata di Piccione che ha pensato, impostato e gestito il tutto applicando e praticando lo slogans “qui comando io”. E’ evidente che così non può andare e oltretutto, sono da censurare i gratuiti affronti rivolti alle organizzazioni agricole e sindacali che dopotutto rappresentano i consorziati che sono i padroni dei Consorzi di Bonifica. Naturalmente- prosegue Aceto - come Coldiretti e lista “Agricoltura, ambiente e territorio” ci siamo portati avanti e presenteremo ricorso al TAR nel quale oltre ad una sfilza di adempimenti formali non osservati e ben documentati, abbiamo , nel caso in specie, evidenziato e comprovato che già la fase di pubblicità degli elenchi degli aventi diritto al voto non si è espletata correttamente. Il Consorzio - chiarisce - non ha reso disponibile e di libero accesso gli elenchi con le generalità complete degli elettori suddivisi per sezione, ma ha reso possibile solamente la visione di un elenco ove erano stati segnati solo nome e cognome e seggio di riferimento, con omissione di tutti gli altri elementi necessari per l’individuazione degli aventi diritto al voto. Certamente un danno che sicuramente non ha garantito tra l’altro gli aventi diritto di tutelare il loro status di elettore".
"A tal proposito, è bene ricordare che questa assoluta e voluta mancanza di trasparenza – spiega - non si è verificata in nessun altro Consorzio di Bonifica della Calabria che in queste settimane si è recato al voto. Con motivazioni assurde poi, la lista “Agricoltura, ambiente e territorio” non ha avuto ammessa la lista nella terza fascia di contribuenza e questo, ha penalizzato e creato un vulnus anche nel risultato elettorale finale. In fase di scrutinio – prosegue Aceto – con altrettanto fantomatiche interpretazioni e argomentazioni sono stati annullati voti nella terza sezione di contribuenza. Ma la filiera della non osservanza delle regole previste dalla Legge regionale, dallo Statuto e dal Regolamento elettorale sono anche tante altre. Per questo – ribadisce Aceto – non volendo fare un processo mediatico, abbiamo già dato mandato ai legali ai quali abbiamo fornito tutta la documentazione, per proporre ricorso alla Giustizia Amministrativa. Non è un ricorso come afferma Piccione basato sul nulla, bensì ben documentato e probante".
"Un ringraziamento – conclude il presidente di Coldiretti Calabria – voglio farlo ai candidati della nostra lista, in prevalenza giovani e alla organizzazioni/associazioni che ci hanno sostenuto proponendo un rinnovato metodo di Governo del Consorzio che si è dovuto scontrare con le regole dettate da una padre padrone che voleva semplicemente vincere facilmente facendo a meno di norme e arbitri”.
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