“Ancora una volta con un’operazione istrionica, che tenta di scaricare le responsabilità di gestione della giunta da lui presieduta alla giunta precedente, il sindaco Lo Polito ritorna sul dissesto dell’Ente, addebitando lo stesso alle amministrazioni di centro destra”. A dirlo è il candidato a sindaco per il centro destra, Giancarlo Lamensa, che dimostra la veridicità della sua tesi facendo riferimento ad un documento della Corte dei Conti del marzo 2019.
“È, quindi, necessario evidenziare – prosegue Lamensa - che la delibera della Corte dei Conti, inerente il quinquennio 2012-2017 (interessato dal piano di riequilibrio finanziario e con il quale si è, di fatto, determinato il dissesto) rileva irregolarità di gestione finanziaria da parte del Comune ed in particolare sofferma la sua analisi su:
1) cronica difficoltà di riscossione delle entrate;
2) mancato o insufficiente recupero dell’evasione tributaria, basti considerare che si è incassato rispetto all’evasione accertata dall’Ente meno del 20% (su cinque milioni di euro ha incassato un milione);
3) irregolare tenuta delle scritture contabili;
4) anomalie nel fondo cassa del Comune.
Il dissesto è quindi dovuto al mancato raggiungimento degli obiettivi del riequilibrio finanziario”.
“C’è da dire – sottolinea Lamensa - che il Piano di Riequilibrio Finanziario è figlio di una situazione cronica di disequilibrio finanziario in Italia di gran parte degli Enti Locali. Disequilibrio determinato dagli ingenti tagli dei trasferimenti da parte dello Stato centrale agli Enti Locali avvenuti nel decennio 2002 - 2012 e che per il Comune di Castrovillari ha comportato minori trasferimenti per sette milioni di euro. Ad aggravare la crisi di liquidità degli Enti c’è anche da considerare la crisi economica che dal 2008 ha impattato negativamente su tutto il sistema Italia”.
“I debiti al momento del primo insediamento di Lo Polito – prosegue Lamensa - era identici a quelli del 2002 con la differenza che all’epoca non vi erano tagli e nemmeno crisi finanziaria. Ma vi è di più: quando Lo Polito parla dei 3,8 milioni di euro di debiti verso il Commissario omette di dire che esistevano crediti per 3 milioni di euro e, per quanto concerne i debiti relativi al servizio idrico, non dice che esistevano crediti per circa 3,5 milioni di euro che per come stabilito dalla Corte, la giunta Lo Polito ha preferito azzerare anziché recuperare. Infine e non per ultimo i debiti per “acqua non pagata alla Regione” riguardano gli anni 1981/2004.
“Ma c’è di più – ribadisce Lamensa - la città deve anche sapere che il riconoscimento dei debiti per il servizio idrico è stato effettuato non considerando che la proprietà dei pozzi e delle sorgenti è del Comune di Castrovillari! Praticamente il Comune paga l’uso su di un suo bene ed il costo sostenuto lo trasferisce sui cittadini. Senza considerare che la stessa Corte dei Conti aveva evidenziato, chiedendo nel 2012 al nostro Comune di deliberare sul rapporto Sorical, diverse incongruenze che hanno determinato tariffe superiore al 15 per cento di quanto dovuto”.
“Quando Lo Polito dice di aver amministrato la città di Castrovillari per soli cinque anni, mente sapendo di mentire – prosegue Lamensa - Lo ha fatto per ben otto, direttamente, e per diversi altri anni, è stato protagonista come assessore dell’amministrazione di centro sinistra e come consigliere di minoranza dell’amministrazione di centro destra. Chiamarsi fuori dalle condizioni in cui versa questa nostra città, appare puerile e sconcertante”.
“Il tentativo di arrampicarsi sugli specchi – conclude Lamensa - per cercare di attribuire la responsabilità a chi lo ha preceduto, dà la misura della sua inaffidabilità politica”.
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