"Dalla storia alla letteratura. Se io, per il prof. Donato, sono l'eroe dei due mondi, lui mi ricorda tanto Vitangelo Moscarda, il protagonista di "Uno, Nessuno e Centomila". "Vitangelo è uno e tanti, e allo stesso tempo non è nessuno. Scopre di indossare una maschera di fronte a ogni persona che conosce e una anche di fronte a sé stesso". Nella straordinaria confusione identitaria che caratterizza la proposta del prof. Donato, la confusione finisce per coinvolgere anche fatti e persone ad essa estranee, tanto da farmi pensare che si versi ormai in un cronico stato confusionale". E' quanto afferma Aldo Casalinuovo replicando a Valerio Donato (leggi qui).
"Ed infatti, per quanto mi riguarda: 1) non sono iscritto al PD da oltre 5 anni; 2) non ne sono uscito, illo tempore, per "difetto di democraticità", ma per un'intima convinzione relativa alle difficoltà legate a quella che sembrava un'interminabile fase commissariale e che ebbe a "prosciugare" il partito delle sue migliori energie; 3) mi dimisi dal consiglio comunale circa 15 anni fa, per ragioni che allora spiegai e che nulla, ovviamente, hanno a che vedere con la fase che viviamo oggi. Ciò detto, al prof. Donato rinnovo la mia critica di ordine esclusivamente politico", spiega ancora Casalinuovo.
"Qualsivoglia siano i motivi di dissenso con il partito nel quale egli ha militato fino a due settimane fa, la sua candidatura sostenuta da forze politiche (non aggregazioni civiche) che sono agli antipodi della sua "storica" posizione culturale e politica e protagoniste dell'amministrazione uscente che è costante oggetto della sua censura sotto il profilo amministrativo, non può trovare la mia condivisione e il mio sostegno. Troppe e stridenti le contraddizioni iniziali, troppo eterogeneo il quadro che si va componendo (ed anzi si è pressoché composto), perché si possa pensare ad un viatico amministrativo positivo e virtuoso nei tempi a venire. Sento spesso dire: ma il programma, la proposta, è su questi temi che dobbiamo confrontarci... Certo, anche e soprattutto su questi, e personalmente mi assumo il merito di aver formulato alla città - si condivida o no - l'unica proposta concreta e realizzabile fin qui emersa, supportata anche da autorevoli pareri tecnici, con buona pace degli ora scomparsi estimatori di cunicoli e grotte. Ma quali siano le proposte programmatiche del prof. Donato, ancora mi sfugge. Il parco fluviale forse, quasi che il Musofalo fosse il Tamigi o la Senna? O la "via della seta", onirica suggestione degna di una guida turistica su carta riciclata allegata al quotidiano in edicola? O, ancora, la livingstoniana "civilizzazione" dei quartieri a sud della città? Non appena avremo qualcosa di più concreto, ascolterò, valuterò e dirò la mia senza pregiudizi, ma anche senza piaggerie, molto tipiche della nostra città. Per il momento, rivendico senza particolare orgoglio la mia posizione, che potrà esser sbagliata o non piacere, ma che per me ha un pregio assoluto e decisivo: collima perfettamente con la mia coscienza. Un saluto garibaldino al prof. Donato e, naturalmente, auguri a lui di buona campagna elettorale", ha concluso Casalinuovo.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736