Condannata la docente che esultò per la morte di Jole Santelli

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  19 febbraio 2025 11:22

di STEFANIA PAPALEO

Messa alla prova per 4 mesi.  Il Tribunale di Genova ha emesso il suo verdetto e ha condannato la professoressa ed ex attivista del M5s Paola Castellaro a svolgere 12 ore settimanali presso un’Associazione della città.

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Si è concluso così il processo alla prof che, attraverso   un grave post su Facebook, esultò per la morte dell’ex presidente della Regione Calabria Jole Santelli  avvenuta a ottobre del 2021, scrivendo “Evvai! Una mafiosa di meno!!! Speriamo chiami Silvio, Giorgio, Sergio, ecc. ecc.”. Da lì il moto di indignazione e l’avvio dell’indagine a carico della prof (LEGGI QUI) che, inutilmente, anche oggi in aula ha rinnovato le scuse alle sorelle della Santelli, riservandosi di scrivere una lettera formale. Scuse che già una volta Paola e Roberta Santelli hanno rispedito al mittente, per voce dell’avvocato Sabrina Rondinelli, che si è costituita parte civile nel procedimento.

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Il Tribunale di Genova, rappresentato dal Giudice monocratico Lovesio, ha fissato l’udienza per il 15 ottobre 2025 (giorno del quarto anniversario della morte della Presidente Santelli), per verificare che la prof Castellaro abbia svolte le ore stabilite per la messa alla prova e per valutare le richieste della parte civile, che fin dall’inizio ha ribadito la gravità di quelle affermazioni della docente, contro la quale si scagliarono anche molti genitori degli alunni della scuola di Genova presso la quale insegnava. 

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La mia vita è cambiata, a scuola non mi danno più progetti da fare", aveva sostenuto in aula, durante la precedente udienza, la docente rivolgendosi all'avvocato Rondinelli, che ha controbattuto ricordando la frase scritta dall'imputata a poche ore dalla morte della Presidente Jole Santelli, "una donna di 50 anni che aveva fatto della legalità la sua missione di Parlamentare. Non accetto le scuse", aveva risposto con foga il legale davanti al giudice, che oggi ha lasciato in piedi l’accusa di diffamazione aggravata tramite social network (articolo 595 comma terzo del Codice penale), per il post poi oscurato, ma non prima che venisse letto da molti genitori degli alunni che frequentavano il Liceo statale Pertini di Genova, che non esitarono a denunciare la prof  alla Procura, dopo che l'Ufficio scolastico per la Liguria, la sospese  dall'insegnamento al termine di un procedimento disciplinare avviato dopo la querela delle sorelle Santelli.

Seguì l'atto di citazione a firma del pm Walter Giuseppe Francesco Cotugno, “in quanto - si legge nell'atto d'accusa del magistrato - pubblicandola sul proprio profilo social Facebook un post (visibile da tutti gli iscritti)" la frase "incriminata" offendeva la reputazione di Jole Santelli, "fatto aggravato - si legge ancora - dall'uso del mezzo di pubblicità". A Paola Castellaro e al suo difensore di fiducia, avvocato Matteo Mezzapesa, adesso non resta che eseguire le disposizioni del giudice.

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